Londra sta per pubblicare una lista di tutte le persone residenti nel Regno Unito considerate, in un modo o nell’altro, “associate” al presidente russo Vladimir Putin. Lo ha confermato Boris Johnson all’indomani della presentazione dell’Economic Crime Bill, l’annunciato progetto di legge sulla criminalità economica che dovrebbe garantire una sorta di operazione trasparenza in risposta all’invasione dell’Ucraina.

Il capo del governo inglese ha spiegato che l’elenco è in via di definizione, precisando che non tutti coloro che verranno citati sono destinati a essere automaticamente sanzionati nell’ambito delle ulteriori misure anti-russe in arrivo; ma “una porzione significativa” sì. “Crediamo sia nell’interesse della trasparenza rendere pubblica questa lista”, a prescindere dai sospetti specifici che possano essere avanzati o meno nei confronti di singoli individui indicati, ha dichiarato un portavoce. Il portavoce ha quindi ammonito tutti i cittadini britannici o chi opera nel Regno, figure pubbliche e non, a “riflettere bene” se associarsi a loro volta alle persone che saranno esposte in questo elenco e che si ritiene abbiano relazioni con il sistema di potere putiniano (si tratti “di oligarchi, businessmen, esponenti della cultura o altro”): poiché “potrebbero esserci conseguenze”.

Nello specifico l’Economic Bill è dichiaratamente indirizzato a mettere fine allo status di Londra come rifugio per gli oligarchi russi e i loro guadagni illeciti, impedendo che i veri proprietari di aziende e proprietà siano nascosti. La legge dovrebbe costringere i detentori stranieri anonimi di proprietà del Regno Unito a rivelare le identità reali “per garantire che i criminali non possano nascondersi dietro catene segrete di società di comodo“. Coloro che non si conformano rischiano di non essere in grado di vendere le proprietà o una pena detentiva di cinque anni.

Nell’annunciarla il primo ministro aveva affermato che la misura, che deve essere approvata dal Parlamento, aiuterebbe “a eliminare la facciata dietro la quale si nascondono coloro che sostengono” la “campagna di distruzione di Putin da così tanto tempo”. Tuttavia i governi britannici hanno promesso per anni di porre fine allo status di Londra come porto sicuro per il denaro sporco, con scarsi risultati. Secondo Transparency International, i russi legati al Cremlino o accusati di corruzione possiedono proprietà londinesi per un valore di 1,5 miliardi di sterline (2 miliardi di dollari) e 90mila proprietà nel Regno Unito sono di società di comodo.

Articolo Precedente

Ucraina, l’unica via d’uscita per l’Occidente è far sì che i costi per i russi superino i benefici

next
Articolo Successivo

Guerra in Ucraina, pensate ai bambini che hanno dovuto rinunciare all’infanzia o alla vita

next