“I loro super yacht non dovrebbero trovare posto nei porti della nostra Europa“. È uno dei passaggi dell’intervento della presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, alla plenaria straordinaria sulla crisi ucraina. Le sanzioni Ue colpiscono anche i patrimoni degli oligarchi russi ormeggiati nei porti di tutta Europa: lunedì altri 26, tra cui i vertici delle principali società energetiche del Paese, sono stati inseriti nella lista delle persone colpite. Per loro scatta anche il congelamento dei beni: per questo temono i sequestri dei loro yacht, con cui fino a poco tempo fa si godevano le vacanze nelle località più esclusive del Mediterraneo. Tra i 26 aggiunti alla lista degli “oligarchi di Putin”, come li ha definiti Metsola, ci sono ad esempio anche Gennady Timchenko e Alexey Mordashov: i loro yacht (Lena e Lady M) si trovano entrambi in Liguria, uno a Sanremo e l’altro a Imperia. Valgono uno 50 e l’altro 65 milioni di dollari.

In totale sono 5 gli yacht di oligarchi russi che attualmente, stando al sito MarineTraffic, sono ormeggiati nei porti italiani. Sempre in Liguria ci sono anche l’imbarcazione Barbara di Vladimir Potanin e la Ice di Sulejman Kerimov. A Trieste invece è segnalata la presenza di Sailing Yacht A di Andrey Melnichenko. Tutti nomi di imprenditori ricchissimi e vicini a Putin. Timchenko è il proprietario di Volga Group e per Forbes è il sesto uomo più ricco di Russia, anche grazie a un’amicizia con il presidente che dura ormai da tre decenni. Mordashov è il presidente di Severstal: la sua famiglia è considerata la più ricca del Paese. Potanin è il presidente di Norilsk Nickel, il più grande produttore mondiale di nichel di alta qualità. Kerimov è il patron della compagnia mineraria Polyus ed è uno degli oligarchi più vicini a Putin. Infine Melnichenko, principale azionista di EuroChem Group e di SUEK: solo la sua imbarcazione vale 450 milioni di dollari.

Per ora non si hanno notizie di interventi delle forze dell’ordine italiane per il sequestro di alcune di queste imbarcazioni. Intanto però gli oligarchi russi da giorni si stanno muovendo per salvare i loro yacht. Come riportano La Stampa e Il Corriere della Sera, lo stesso Vladimir Putin due settimane prima di invadere l’Ucraina ha spostato il suo Grateful, 80 metri di lunghezza, dal porto tedesco di Amburgo a quello di Kaliningrad. Anche il patron del Chelsea Roman Abramovich teme per il My Solaris, mega-yacht da 140 metri che in questo momento è a Barcellona. L’altra sua imbarcazione, Eclipse, è invece già al sicuro ai Caraibi.

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