“Io credo che per Putin ci sarebbe bisogno di uno psichiatra, perché tutto è nella mente di quest’uomo che sembra aver perduto l’equilibrio. Manca l’osservanza di un’ortodossia nella conduzione delle operazioni militari, che stanno avvenendo in aderenza di un protocollo che non esiste. Tra le anomalie, c’è il continuare a combattere mentre si sta negoziando“. Così, a “L’aria che tira” (La7), il generale Leonardo Tricarico, presidente della Fondazione Icsa e già capo di Stato maggiore dell’Aeronautica, si pronuncia sull’operazione militare in Ucraina da parte di Vladimir Putin.

Tricarico include nella sua critica anche il presidente degli Usa e l’Onu: “L’altra anomalia è quella dei negoziati. Abbiamo sentito Biden dire: ‘O le sanzioni o la terza guerra mondiale’. Ma non c’è mai uno stimolo forte per condurre dei negoziati come Cristo comanda e secondo le liturgie ormai conosciute da tutti? Si fanno dei negoziati un tanto al chilo mentre le armi continuano a tuonare. Anche le Nazioni Unite si limitano a fare risoluzioni e a condannare – conclude – ma non mettono in campo un’iniziativa di pace, dei negoziati seri, che passino attraverso l’individuazione di un posto neutro, di un garante che appartenga a un Paese non coinvolto e dei tavoli che si attivino con le armi che tacciono. Questi sono i minimi fondamentali che nessuno invoca. Io spero che quelle colonne militari russe siano la pistola puntata alla tempia del negoziato e che Putin non arrivi alle estreme conseguenze, perché altrimenti si aprirebbero scenari raccapriccianti a cui non voglio neanche pensare“.

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