Via libera della Commissione europea alla prima rata di finanziamenti per l’Italia a valere sul Recovery fund: 21 miliardi di euro, di cui 10 a fondo perduto, che seguono l’erogazione ad agosto di 24,9 miliardi di prefinanziamento. Il trasferimento vero e proprio dei soldi avverrà entro la prima metà di aprile, dopo una serie di passaggi tecnici in capo al Comitato economico e finanziario che ha quattro settimane per dare le propria opinione. L’Italia è il secondo paese a ricevere l’ok al pagamento, dopo la Spagna che ha già ricevuto 10 miliardi. Oggi la Commissione Ue ha dato parere positivo anche alla prima rata alla Grecia, mentre si attende ancora l’ok alla Francia, l’altro paese ad aver fatto richiesta di pagamento. Roma deve ora correre per assicurare il raggiungimento dei ben 100 obiettivi previsti per il 2022, 45 dei quali da centrare entro fine giugno.

Bruxelles ha adottato una valutazione preliminare positiva della richiesta avanzata da Roma a fine dicembre, certificando il raggiungimento dei 51 obiettivi previsti nel Pnrr per il 2021. Con la richiesta di pagamento avanzata il 30 dicembre scorso, “le autorità italiane hanno fornito prove dettagliate ed esaurienti che dimostrano il soddisfacente raggiungimento dei 51 obiettivi (49 milestone e 2 target, ndr)”, tra investimenti e riforme, previsti nel Pnrr, scrive la Commissione, riferendo di aver valutato “a fondo queste informazioni prima di presentare la sua valutazione preliminare positiva della richiesta di pagamento”. Nel dettaglio, “le tappe fondamentali e gli obiettivi raggiunti dimostrano progressi significativi nell’attuazione del piano italiano per la ripresa e la resilienza e il suo ampio programma di riforme. In particolare “la riforma della giustizia civile e penale e del quadro fallimentare, l’aumento della capacità amministrativa e la semplificazione del sistema degli appalti pubblici contribuiranno a rafforzare il contesto imprenditoriale e l’efficacia della pubblica amministrazione”. (Qui sotto la relazione del governo sull’attuazione dei primi 51 obiettivi).

Allo stesso modo, continua Bruxelles, “l’adozione della Garanzia di occupabilità dei lavoratori (Gol) e del Piano nazionale per le nuove competenze, nonché il sostegno all’imprenditoria femminile, dovrebbero contribuire all’efficienza e all’equità dei mercati del lavoro”. Gli obiettivi raggiunti, si legge ancora, “confermano anche i progressi verso il completamento di progetti di investimento relativi alla digitalizzazione delle imprese e al sostegno alle Pmi“.

Nell’arco di un anno le richieste possono essere presentate due volte, in base al raggiungimento degli obiettivi: la prossima scadenza è a giugno. “La nostra valutazione preliminare positiva mostra che l’attuazione del piano” italiano di ripresa e resilienza “è sulla buona strada”, dice il commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni. “Una volta finalizzate le procedure potremo procedere con il pagamento di 21 miliardi di euro, contribuendo a sostenere la forte ripresa economica dell’Italia in questi tempi incerti”. Ora “sarà essenziale continuare l’efficace attuazione del Pnrr: 100 traguardi e obiettivi dovrebbero essere raggiunti nel 2022, legati a pagamenti per 40 miliardi”.

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