“Le invito a lottare quando, in alcuni casi, vengono trattate ingiustamente, anche all’interno della Chiesa; quando il loro servizio, che è tanto grande, viene ridotto a servitù. E a volte da uomini di Chiesa. Non si scoraggino”. È l’appello che Papa Francesco ha rivolto alle religiose nel videomessaggio che accompagna l’intenzione di preghiera del Pontefice per febbraio. “Questo mese – ha spiegato Bergoglio – pregheremo in modo speciale per le donne religiose e le donne consacrate. Che cosa sarebbe la Chiesa senza le religiose e le laiche consacrate? Non si può capire la Chiesa senza di loro. Esorto tutte le consacrate a discernere e a scegliere ciò che è bene per la loro missione di fronte alle sfide del mondo che stiamo vivendo. Le esorto a continuare a lavorare e a operare con i poveri, con gli emarginati, con tutti coloro che sono schiavizzati dai trafficanti; in particolare, chiedo loro di concentrarsi su questo. E preghiamo affinché possano mostrare la bellezza dell’amore e della compassione di Dio come catechiste, teologhe, accompagnatrici spirituali”. L’invito del Papa è chiaro: “Continuino a far conoscere la bontà di Dio attraverso le opere apostoliche che compiono. Ma soprattutto attraverso la testimonianza di consacrazione. Preghiamo per le religiose e le consacrate, ringraziandole per la loro missione e il loro coraggio, affinché continuino a trovare nuove risposte di fronte alle sfide del nostro tempo. Grazie per quello che siete, per ciò che fate e per come lo fate”.

Il tema delle religiose sfruttate come domestiche, soprattutto all’interno della Curia romana da cardinali e vescovi, è stato affrontato per la prima volta, nel marzo 2018, da L’Osservatore Romano, all’epoca diretto da Giovanni Maria Vian, in un articolo di Marie-Lucile Kubacki. Un anno dopo, nel febbraio 2019, la professoressa Lucetta Scaraffia sul mensile al femminile del quotidiano del Papa, Donne Chiesa Mondo, scrisse degli abusi subiti dalle religiose. A distanza di tre anni da quella denuncia lo scenario, a dir poco inquietante, non è per nulla cambiato come dimostrano le numerose testimonianze di suore abusate pubblicate nel recente libro Il velo del silenzio (San Paolo) di Salvatore Cernuzio, vaticanista di Vatican News. Lo stesso Bergoglio, ricevendo in udienza i partecipanti alla plenaria della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica, il dicastero della Santa Sede che si occupa dei religiosi, ha certificato che ancora nulla è stato fatto in risposta alle tante denunce di queste violenze.

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