“Voglio vivere in una città dove non volano i manganelli, soprattutto sui ragazzi”. Lo ha detto il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, intervenendo in Consiglio comunale sulle cariche della polizia sugli studenti in occasione in occasione della manifestazione di venerdì scorso per ricordare Lorenzo Parelli, il 18enne morto mentre svolgeva uno stage scuola-lavoro in una fabbrica metalmeccanica in provincia di Udine. Simili scontri con le forze dell’ordine sono avvenuti in tutte le città dove gli studenti sono scesi in piazza, da Milano a Roma. “È necessario garantire che ognuno possa manifestare liberamente le proprie opinioni, sempre nel rispetto delle regole. Se ci sono state violazioni non spetta al sindaco valutarlo – ha aggiunto – faccio il tifo per il superamento della pandemia e per la possibilità che le manifestazioni possano svolgersi liberamente auspicando”. Il sindaco invita a fare “una riflessione a livello ministeriale per aiutare le nostre prefetture e questure a gestire in modo meno conflittuale le prossime manifestazioni”

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In Italia come canta Jovanotti ‘esistono solo le eccezioni’. Ma una regola resiste

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M5s, Battelli: “Prima di parlare di scissione ci deve essere un confronto. Invece di scambiare opinioni sui giornali bisogna vederci”

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