L’ultima volta era successo nel 1973, al Roland Garros: Panatta e Bertolucci nei quarti di uno slam. A Melbourne non era mai accaduto. Fino a oggi, quando Jannik Sinner si è sbarazzato con poca difficoltà dell’australiano Alex De Minaur in tre set (7-6, 6-3, 6-4) e si è qualificato ai quarti di finale degli Australian Open. Un traguardo già raggiunto da Matteo Berrettini, che martedì sfiderà il francese Gael Monfils per conquistare le semifinali del primo Slam della stagione.

Sinner è stato lucido a contenere l’esuberanza di De Minaur nei primi game del match, quando l’australiano ha provato a sfruttare l’euforia del pubblico di casa per prendere slancio. Il 20enne altoatesino, nonostante un pizzico di tensione, non ha mai perso il servizio e man mano è entrato nel vivo del gioco. Fino a un tie-break condotto dal primo punto e portato a casa con autorevolezza. Da lì la partita è stata in discesa, anche grazie a un break iniziale nel secondo set che ha permesso a Sinner di prendere definitivamente il controllo della gara. Nel terzo set il campione azzurro ha quasi dominato, con un piccolo passaggio a vuoto, prima di chiudere sul 6-4 con un ultimo game in cui non ha concesso nemmeno un 15 a De Minaur.

Grazie a questo successo, il tennis italiano tocca vette inesplorate, almeno in Australia: solamente Giorgio De Stefani (1935), Nicola Pietrangeli (1957) e Cristiano Caratti (1991) avevano raggiunto i quarti a Melbourne. Ora gli azzurri arrivati tra i migliori otto del torneo sono addirittura due. Un risultato che in uno Slam mancava da 49 anni, praticamente mezzo secolo. Allora, sulla terra rossa di Parigi, Bertolucci e Panatta furono entrambi eliminati da Niki Pilic. Questa volta si sogna un esito diverso: la prima risposta arriverà domani da Berrettini, che sfida Monfils per un posto in semifinale contro il vincente tra Shapovalov e Nadal.

Poi, mercoledì, toccherà di nuovo a Sinner, che si trova nella parte bassa del tabellone. L’altoatesino affronta il greco Stafanos Tsitsipas, numero 4 al mondo, che ha superato l’americano Fritz dopo una battaglia durante 5 set e oltre tre ore, in cui si è trovato anche in svantaggio per 2 set a 1, prima di riuscire a riacciuffare il match. L’altro quarto di finale invece è Medvedev contro Auger-Aliassime.

Sinner dopo la vittoria ha spiegato: “All’inizio lui ha avuto più possibilità di me, poi ho provato a spingere di più e nel tie-break ho fatto la differenza. Ho iniziato ad avere più fiducia, ho provato a muoverlo. Non è facile giocare contro di lui qui, ma l’atmosfera è stata bellissima, grazie a tutti“. Per l’azzurro è il secondo quarto in uno Slam dopo quello al Roland Garros. “L’anno scorso per me è stato lungo, tanti tornei per la prima volta. Ho fatto tanta esperienza, sono cresciuto sia come giocatore e quando hai 20 anni non puoi che maturare“, ha concluso.

Articolo Precedente

Sofia Goggia, brutto infortunio dopo la caduta a Cortina: lesione del crociato e microfrattura del perone. Ma punta ad esserci a Pechino

next