Il bonus psicologo, escluso pochi giorni prima di Natale dall’ultima manovra del governo Draghi, è stato introdotto nella Regione Lazio con un fondo da 2,5 milioni di euro. Lo ha annunciato il governatore Nicola Zingaretti con un post su Facebook: “La Regione Lazio istituirà un fondo dedicato all’accesso alle cure per la salute mentale e la prevenzione del disagio psichico rivolto in primo luogo ai giovani e alle fasce più fragili. Destiniamo 2,5 milioni di euro per garantire l’accesso alle cure per la salute mentale e la prevenzione del disagio psichico, attraverso voucher da utilizzare presso strutture pubbliche del Lazio, coinvolgendo la rete degli psicologi e degli psichiatri. Con la pandemia, i disturbi psicologici sono aumentati”.

Eleonora Mattia, presidente della commissione “Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione” del consiglio regionale del Lazio ha espresso insieme ad altri esponenti del Pd regionale, la sua soddisfazione per il fondo istituito dal governatore Zingaretti. Nel post del presidente della Regione Lazio si ricorda che “secondo uno studio condotto da Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, i tentativi di suicidio e autolesionismo marcato sono aumentati del 30% durante la seconda ondata. Sono esplosi i disturbi del comportamento alimentare: solo per l’anoressia un +28% di richieste di aiuto”.

A livello nazionale, intanto, ha superato le 175mila firme la petizione che invita il governo a reinserire il bonus psicologo nel prossimo provvedimento utile. Il bonus prevedeva un fondo da 50 milioni e ipotizzava due tipologie di aiuto: un “bonus avviamento” (150 euro) per dare un primo contributo a tutti coloro che pur senza diagnosi di disturbo mentale hanno bisogno di avviare un percorso terapeutico e un “bonus sostegno” fino a 1.600 euro annui per chi ha Isee sotto i 15mila euro, 800 euro con Isee tra 15 e 50.000 euro, 400 euro per redditi compresi tra 5o e 90.000 euro.

I numeri sostengono l’allarme che David Lazzari, presidente del Consiglio Nazionale Ordine Psicologi, ha lanciato in un’intervista a ilfattoquotidiano.it, in cui ribadisce l’importanza di un bonus per “intercettare il disagio e dare ascolto ai ragazzi evita una deriva di disturbi e problemi sempre più gravi e diffusi. Prima si fa, meglio è. Non c’è più molto tempo per arginare il malessere dei nostri figli”. “Un diritto previsto per legge e negato nella realtà”, ha continuato Lazzari: “Su dieci persone che cercano un aiuto psicologico otto lo trovano nel privato e solo due nel pubblico“.

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