“È incredibile che il Mef tagli queste cose come se fossero dei lussi“. Il presidente dell’ordine degli psicologi David Lazzari ha commentato così, parlando a Sanità informazione, l’intervento della “manina” che due giorni prima di Natale ha bocciato l’emendamento alla legge di Bilancio che istituiva un fondo da 50 milioni per ampliare l’accesso al sostegno psicologico. “È saltato per ragioni economiche, contabili”, secondo Lazzari. “Credo che ci sia una visione un po’ miope nel fare queste scelte. È chiaro che i conti devono quadrare ma è evidente che qui si tratta di investimenti: esistono ormai tantissimi studi che sostengono che problematiche psicologiche non affrontate hanno un costo molto importante per l’economia oltre che per le persone”. Su Twitter molti sottolineano che si sono trovati finanziamenti per ampliare il Superbonus 110% togliendo il tetto Isee e per molti altri bonus, dalle terme ai monopattini, ma non per questo. Nonostante la pandemia abbia fatto impennare le forme di disagio.

La proposta delle senatrici Elisa Pirro (M5s), Anna Maria Parente (Italia Viva), Paola Boldrini (Pd), Loredana De Petris (Leu), Raffaella Marin (Lega) e Maria Teresa Bellucci (Fratelli d’Italia) prevedeva un “bonus avviamento” per dare un primo contributo a tutti coloro che pur senza diagnosi di disturbo mentale hanno bisogno di avviare un percorso terapeutico e un “bonus sostegno” fino a 1.600 euro annui per chi ha Isee sotto i 15mila euro, 800 euro con Isee tra 15 e 50.000 euro, 400 euro per redditi compresi tra 5o e 90.000 euro.

Sono invece rimasti i fondi per la psicologia scolastica, ma ridotti da 120 a 20 milioni, con cui “supportare il personale delle istituzioni scolastiche statali, gli studenti e le famiglie attraverso servizi professionali per l’assistenza e il supporto psicologico in relazione alla prevenzione e al trattamento dei disagi e delle conseguenze derivanti dall’emergenza epidemiologica”.

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