Sul palco non erano in due, ma un due, un duale che contiene storie. Una “passeggiata teatrale”, a braccetto con una strepitosa Sabrina Knaflitz, moglie di Alessandro Gassman. Ma non usa mai il cognome del marito, neanche per prenotare al ristorante. Questo duale/soldalizio artistico voluto da Paola Porrini Bisson, produttrice e ideatrice ( insieme a Erri, naturalmente). Vestale e presidente della Fondazione Erri De Luca, Paola è anche producer della propria compagnia OH!PEN con base a Los Angeles promuove cinema internazionale e la Grande Letteratura. E storytellerdi documentari come “Trees that walk“ (Alberi che camminano) e “The Uman Voice” con Sophia Loren, tanto per citarne alcuni. Mentre “The Nightshift Belongs to the Stars”, scritto da Erri e starrring Natastassja Kinski vinse il Tribeca Film Festival. Con Erri hanno dato vita al progetto su YouTube “The Decameron 2020”, che durante il lockdown ha creato un ponte ideale tra gli artisti di mezzo mondo. Il segreto di una buona vita è un patto onesto con la solitudine della sua campagna di Cesano vicino Roma. Una solitudine creativa, nel caso di Erri.

Erri e il suo Natale denatalizzato, sostenuto “poeticamente” dal suo “Ospite della vigilia”, un racconto per immagini edito.
Erri che non si lascia afferrare alla gola dall’ansia e non considera perduto nessun tempo d’attesa.
Erri e la manna dal cielo. Il Provveditore (chiama così laicamente Dio) secondo le Scritture concede a tutti quel gratis ma non perché diventi merce di scambio. E’ bastante a ognuno di essi, altrimenti diventa merce avariata. La manna ha un valore d’uso immediato, cancella le diversità, le esalta.
Erri e Eva, la primadonna che mangiando il frutto proibito inocula la libertà con il primo gesto di disobbedienza.
Erri e la potenza del Seme che nel ventre della terra supera gli ostacoli e diventa pianta.
Erri e istruzioni da montanaro: nel buio della valanga, agitare gambe e braccia, crearsi una nicchia e sputare, la saliva segue la forza di gravità, dunque scavare verso la luce nella direzione opposta.
Erri e il cibo. Fisico asciutto, da asceta. I suoi ricordi alimentari usciranno a marzo per i tipi Feltrinelli. E partono da quel Per’ E Palummo ( piede di palombo per i tipi non napoletani), che, di passaggio nella sua Monte di Dio, drinkeggia all’enoteca di Monte di Vino. Ma il suo amarcord parte da lontano, da quando ragazzo andava in villeggiatura a Ischia. Vigne all’ombra del Monte Epomeo, era nero e denso come inchiostro. A Per E’ Palummo deve la sua iniziazione al regno di Bacco.

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Natale di magro, ora X e le risse in famiglia. Il mio sarà denatalizzato. Caro B.N. ti scrivo così mi distraggo un po’…

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