Se arrivando ad ‘Atreju – Il Natale dei Conservatori’, Matteo Renzi aveva con esso poche domande e poco tempo ai giornalisti, al termine del suo intervento concede una lunga intervista a ‘Le Iene’.

Il tema è, inevitabilmente, la prossima elezione del Presidente della Repubblica. L’ex presidente del Consiglio e fondatore di Italia Viva, evitando di dire qual’è la sua preferenze dichiara che “Casini, come Violante o Marcello Pera” hanno chances in quanto “hanno una caratteristica” perché “nella storia italiana uno che ha fatto il Presidente della Camera e del Senato di solito è considerato un arbitro e hanno una carta in più”.

Renzi, a supporto della sua tesi, elenca i precedenti di Pertini, Cossiga, Scalfaro e Napolitano. “Poi c’è stato Ciampi che era stato un governatore della Banca d’Italia e presidente del Consiglio, ovvero Ciampi e Mattarella, che era stato Ministro fu il primo che veniva dalla Corte Costituzionale”.

Sulle possibilità di Berlusconi, Renzi resta vago ed evita di cassarlo. “Ha poche chances? Non ho detto questo”. E sul destrino di Mario Draghi, a ilfattoquotidiano.it, dichiara che: “se Draghi rimane presidente del Consiglio son contento, contemporaneamente se diverrà Presidente della Repubblica farebbe bene anche lì”. Dove andrà? “E’ troppo presto per dirlo. Tra un mese glielo dico”

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