Un detenuto sessantenne è stato arrestato dalla polizia penitenziaria con l’accusa di avere strangolato e ucciso il compagno di cella quarantenne nel carcere di Caltagirone, in provincia di Catania. L’uomo ha confessato il delitto, scoperto due giorni fa, ma reso noto adesso dalla Procura di Caltagirone che ha chiesto al gip la convalida dell’arresto. “Dalla preliminare ispezione cadaverica, eseguita dal consulente tecnico nominato dalla Procura della Repubblica di Caltagirone – si legge in una nota della procura -, il decesso, cagionato da una forma di asfissia meccanica violenta da strangolamento, sarebbe avvenuto almeno 48 ore prima del rinvenimento del corpo”, che è stato trovato l’8 dicembre.

Secondo il procuratore Giuseppe Verzera e il sostituto procuratore Natalia Carrozzo, che coordinano le indagini in corso, hanno richiesto la convalida dell’arresto per il presunto colpevole e l’applicazione nei suoi confronti della misura cautelare della custodia preventiva in carcere, sussistendo a suo carico gravi indizi di colpevolezza.

Un delitto analogo era accaduto, sempre nel carcere di Caltagirone, il 31 gennaio scorso. In quel caso era sembrata una morte dovuta a cause naturali, ma l’autopsia ha poi permesso di accertare che il detenuto era stato assassinato.

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