Il giorno del nuovo giro di vite è arrivato. Da lunedì 6 dicembre fino al 15 gennaio, il Green pass rafforzato restringe il campo delle attività aperte ai non vaccinati anche in zona bianca. Un perimetro che potrà ulteriormente rimpicciolirsi nel momento in cui una regione entrasse in zona gialla o, peggio ancora, in arancione. Spostamenti di “fasce di rischio” che invece non incideranno sulla popolazione vaccinata: chi ha almeno completato il primo ciclo potrà continuare in ogni caso a poter svolgere, senza restrizioni, la propria vita sociale. Il certificato “rafforzato”, derivante da vaccino o guarigione, servirà per entrare in ristoranti, cinema e teatri. Oltre che per discoteche e piste da sci. Il “base”, ovvero ottenuto attraverso un tampone molecolare o rapido, sarà invece sufficiente per lavorare e prendere i mezzi pubblici. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Dove serve il Green pass ‘rafforzato’
Solo con il pass rafforzato si potrà accedere, fin dalla zona bianca, ai servizi di ristorazione al chiuso, agli spettacoli aperti al pubblico, quindi cinema e teatri, agli eventi sportivi, alle sale da ballo e alle discoteche, alle cerimonie pubbliche.

Cosa si può fare con il ‘base’
Basterà invece il green pass normale, quello che si ottiene per 72 ore con un tampone molecolare negativo e per 48 con un antigenico rapido negativo, per andare a lavorare, per prendere i treni a lunga percorrenza e gli aerei, per frequentare palestre e piscine. Era così anche finora, ma da domani, tra le novità più delicate del nuovo decreto, il suo uso si estende ai treni regionali e al trasporto pubblico locale (autobus, metropolitane, tram) e agli spogliatoi per l’attività sportiva anche all’aperto. Servirà anche per accedere a sagre, fiere, convegni e congressi, centri termali, parchi tematici, centri culturali, sociali e ricreativi, feste per cerimonie civili e religiose, sale da gioco, scommesse, bingo e casinò.

Il Green pass ‘base’ serve anche agli studenti per prendere un bus?
Sì, il Green pass base servirà anche agli studenti per prendere i mezzi pubblici: un alunno di scuola media o superiore non vaccinato, quindi, potrà spostarsi con bus, metropolitane, treni o tram per raggiungere il proprio istituto solo con un test negativo. Sul punto, le Regioni sono in pressing per ottenere una deroga almeno fino a Natale e contestualmente hanno chiesto tamponi gratuiti. Ma il 6 dicembre la regola varrà anche per loro.

Cosa accade in zona gialla e arancione
In eventuali zone gialle, probabili nelle prossime settimane in diverse regioni, e nelle eventuali zone arancioni, l’uso del Green pass ‘rafforzato’ sarà esteso a palestre, piscine e spogliatoi. Resterà sufficiente il ‘base’ invece per prendere aerei, navi e treni a lunga percorrenza, interregionali e regionali, bus e metro del trasporto pubblico locale, bus con conducente e di usufruire degli impianti di risalita nelle stazioni sciistiche. Green pass ottenuto con vaccino o guarigione necessario anche, sempre in caso di zona arancione, per uscire dal proprio comune e per prendere gli impianti di sci. Rispetto alla normativa in vigore finora, in zona gialla e arancione cade il limite dei 4 commensali a tavola al chiuso: i vaccinati potranno continuare a pranzare e cenare anche in più persone.

Il Green pass scade senza terza dose?
No, il Green pass derivante da vaccino o guarigione continuerà a valere fino alla sua naturale scadenza, ora fissata a 9 mesi dalla richiamo. Nel caso in cui ci si sottoponesse alla terza dose, il certificato andrà riscaricato e la sua validità risulterà aggiornata a far data dalla somministrazione del ‘booster’.

Come funzioneranno i controlli
Il Viminale ha dato mandato ai prefetti di concordare con le forze di polizia i controlli sul territorio. Nella circolare con le linee guida si incaricano polizie municipali e Guardia di finanza al controllo di ristoranti ed esercizi pubblici. Gli agenti di polizia e i carabinieri saranno invece dedicati principalmente al controllo di movida e mezzi pubblici locali. Per quanto riguarda bus, tram e metropolitane, il nodo più critico, i controlli saranno “a campione” e il ministero ha già chiarito che per la buona riuscita sarà “decisiva” la collaborazione delle aziende di trasporto pubblico con lo schieramento dei controllori incaricati di pubblico servizio.

La app Verifica C19 aggiornata
Nel frattempo, il ministero della Salute ha aggiornato l’app Verifica C19, usata dai verificatori per controllare i Green pass, vista la necessità di distinguere un certificato ‘base’ da uno ‘rafforzato’. L’aggiornamento ha riguardato la possibilità di attivare due tipologie di controlli, a seconda del luogo in cui viene usata. L’opzione dovrà essere attivata ‘manualmente’ all’inizio dal servizio dall’addetto alla verifica. Un punto critico, poiché se in un ristorante non dovesse essere attivata la modalità di controllo che restituisce la ‘spunta verde’ solo ai Green pass ‘rafforzati’, l’app darebbe il lasciapassare anche a un Green pass ‘base’.

Le multe e i Green pass falsi
Il decreto ha fissato una sanzione pecuniaria per chi non rispetta le regole. Le multe previste vanno da 400 a 1.000 euro. Più gravi le conseguenze per chi dovesse provare ad aggirare le nuove regole utilizzando un Green pass ‘rafforzato’ falso o di un’altra persona: in quel caso scatterà una denuncia e il soggetto sarà perseguibile penalmente. È quello che è accaduto, ad esempio, al passeggero che negli scorsi giorni ha provato a imbarcarsi su volo Lamezia Terme-Milano Malpensa esibendo una certificazione valida ma di un’altra persona.

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