FQChart è la media aritmetica settimanale dei sondaggi sulle intenzioni di voto degli italiani in esclusiva per Il Fatto Quotidiano. Concorrono alla media tutti i sondaggi pubblicati dai maggiori istituti demoscopici nella settimana appena conclusa.

Settimana dal 22/11 al 28/11/2021

Rispetto a quindici giorni fa, stando alle ultime rilevazioni, il quadro politico non è cambiato molto. I partiti continuano a mantenere più o meno la percentuale raggiunta negli ultimi due mesi, con i soliti up and down settimanali, peraltro fisiologici. Vero è che siamo ancora lontani da una campagna ufficiale per le elezioni politiche, ma questa situazione di apparente stabilità è anche la fotografia dell’impotenza dei partiti in parlamento e di conseguenza nel paese.

Nessuno di loro riesce a crescere in questo periodo in maniera consistente, anche la corsa dei Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni (secondi col 19,7% medio) sembra essersi arrestata. E il Pd, primo partito al 20,6%, ha un trend positivo ma un vantaggio troppo esile sugli altri (peraltro, in assenza di una legge di tipo proporzionale, essere primo partito non garantisce la certezza di poter dare le carte per la formazione di un futuro governo).

La Lega e il Movimento 5 Stelle continuano a vivacchiare senza seguire una linea ben precisa e con tante difficoltà per le rispettive leadership. La prima è al 18,5%, il secondo al 15,7% (in calo di più di mezzo punto). Rimane sotto l’8% Forza Italia (7,7%), ma Azione cede mezzo punto (3,5%). Ancora buono (4%) il risultato di Sinistra Italiana e Articolo Uno se si presentassero insieme, mentre ItaliaViva continua a ruotare intorno al 2%.

Questa settimana rimane fuori dalla nostra chart il sondaggio Winpoll per il Sole 24 Ore, una rilevazione che presenta risultati interessanti, a tratti clamorosi. Nel sondaggio infatti il Partito Democratico sfiora il 23% ma è tallonato a sorpresa da una Lega al 22%, mentre FdI rimane più indietro al 19%. Il M5s è appena all’11%, inseguito da una Forza Italia tonica oltre il 10. Potrebbe trattarsi di un risultato estemporaneo non in linea con quelli del recente passato per lo stesso istituto (ma anche per altri) oppure una rivoluzionaria fotografia della realtà che sfugge agli istituti concorrenti.

(Istituti considerati: Swg, Tecnè, Index Research, Ipsos).

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