“Perché non ci sbarazziamo dei City Angels?”. E ancora: “Appena possibile cancellarli o appropriarsi della loro associazione”. Le frasi poco lusinghiere sulla onlus che a Voghera aiuta i senzatetto in zona stazione sono di Giancarlo Gabba, assessore ai Lavori pubblici ed esponente della Lega come l’ex compagno di giunta Massimo Adriatici. Le sue parole precedono l’uccisione del 39enne marocchino Youns El Boussettaoui avvenuta a luglio per opera di Adriatici, ma sono ancora lì, sulla chat di sindaca e assessori, a testimoniare la particolare idea di decoro e ordine pubblico che ha il centrodestra alla guida del capoluogo dell’Oltrepò pavese. La stessa chat che fa da sfondo allo sparo di Adriatici ed è finita alla ribalta per altri messaggi, come quelli dello stesso Gabba che ipotizza di “cominciare a sparare” per evitare assembramenti di stranieri. O come l’attributo “mongola” appioppato dalla sindaca Paola Garlaschelli, una commercialista vicina alla Lega, a una consigliera comunale del Pd, con tanto di faccine che piangono dal ridere inviate dall’assessore alle Politiche sociali Federico Taverna (FdI).

Questa volta a venire presa di mira è l’associazione dei City Angels che a Voghera, tra le altre cose, aiuta chi dorme per strada, collabora con la Caritas per il servizio “docce e colazione” offerto ai senzatetto e offre il suo supporto per l’ingresso e l’uscita degli alunni davanti alla scuola delle suore Agostiniane. Cose che evidentemente non garbano a qualcuno in giunta, come evidente dagli stralci della chat che ilfattoquotidiano.it ha recuperato. A non piacere è per esempio un post pubblicato a novembre su Facebook dai City Angels, che raccontano la loro “uscita serale per prestare attenzione, ascolto e aiuto ai meno fortunati. Vestiti e generi alimentari per chi non ha casa. Conforto per chi non ha voce”. La vicesindaca di Forza Italia, Simona Virgilio, lo condivide coi colleghi di giunta. E subito Gabba scatta: “Scioglimento immediato di questo corpo per noi oltre che inutile anche deleterio e deviante dal nostro fine: la sicurezza!!!!”.

Non va meglio con un’altra iniziativa di dicembre dei City Angels: “Il lavoro serale ci permette di aiutare chi dorme per strada. Coperte, bevanda calda e cibo. Qui siamo in via Plana, in aiuto di una signora molto diffidente, ma conquisteremo anche la sua fiducia”, scrivono su Facebook commentando alcune foto. A riportare tutto in chat è ancora la vicesindaca Virgilio: “Questi City Angels sono delle mine vaganti”, scrive senza giri di parole. Subito le va dietro il solito Gabba: “Questi di Voghera sono accoliti di Affronti (Nicola Affronti è il capogruppo dell’Udc in consiglio comunale, ndr)… appena possibile cancellarli o appropriarsi della loro associazione!!!”. E non finisce qui, visto che in un’altra occasione Gabba chiede: “Perché non ci sbarazziamo di questi City Angels?”.

Gli altri stralci della chat – I messaggi sono tutti precedenti allo sparo di Adriatici costato la vita a Youns El Boussettaoui, così come le parti di chat divulgate in precedenza. “Ma in tutto ciò il marocchino che chiedeva elemosina è annegato?”, chiede a marzo la sindaca Garlaschelli, senza specificare a chi si riferisce. Alle faccine che ridono della vicesindaca Virgilio e dell’assessore William Tura segue una foto di un luogo definito “il tempio della cavalleria, dove vanno lì a bivaccare”. A quel punto Adriatici propone di “togliere la panchina”. Mentre Gabba scrive: “Purtroppo, ormai non bastano più i nostri vigili! Ci vuole ben altro!”, con tanto di immagine stilizzata di una bomba.

In un altro scambio risalente a giugno, la vicesindaca Virgilio si lamenta di un assembramento fuori dal negozio “Africa market”. E Gabba risponde: “Finché non si comincerà a sparare, sarà sempre peggio”. Concetti analoghi a quelli espressi da Francesa Miracca a fine luglio, quando Youns è già stato ucciso e lei è ancora assessora al Commercio benché accusata da un esposto di alcuni cittadini di aver offerto denaro e posti di lavoro in cambio di voti. Alla vigilia della manifestazione in commemorazione del ragazzo marocchino, un giornalista del Foglio la sente dire: “Domani spariamo davvero, mi sa: assoldo i miei operai e scendiamo noi, in piazza”.

Pensiero fisso per le armi da fuoco, e non solo. Nel week end Gianpiero Santamaria, esponente locale della Buona Destra, ha pubblicato sul gruppo Facebook ‘Politica è Partecipazione’ un altro stralcio: “Ma la Balduzzi?? Che dichiarazioni da mongola le hanno fatto fare?”, chiede a febbraio la sindaca in riferimento alla consigliera comunale del Pd Ilaria Balduzzi. Ed ecco Gabba: “Purtroppo è mongola. Parla senza conoscenza alcuna!”. Seguono le faccine che si sperticano dalle risate dell’assessore alle Politiche sociali Federico Taverna. Battute di dubbio gusto che rischiano di offendere chi è affetto da sindrome di Down, per le quali la sindaca si è scusata parlando di “termine fuori luogo” e di una “leggerezza”. Il tutto pochi giorni dopo il ritorno in libertà di Adriatici, i cui termini per gli arresti domiciliari sono scaduti. E mentre la città è ancora scossa dallo scandalo che ha coinvolto la municipalizzata Asm per i concorsi truccati e le bollette scontate agli amici.

Perché ce l’avete anche coi City Angels? Silenzio – Ilfattoquotidiano.it avrebbe voluto chiedere a Gabba perché voglia sbarazzarsi dei City Angels, ma l’assessore ha chiuso la telefonata subito dopo le presentazioni. E via sms ha detto di rivolgersi al suo legale Antonio Rossi. “Sono tutti messaggi coperti dal diritto costituzionale alla riservatezza delle comunicazioni – dice l’avvocato -. Si tratta di contenuti assolutamente privati che tali dovevano rimanere, all’interno di una discussione che si può fare al bar. L’assessore ha svolto qualche attività finalizzata a chiudere i City Angels? È questa la domanda che bisogna fare. C’è qualche atto politico o amministrativo di Gabba in questo senso?”. Ma l’imbarazzo deve essere tanto se anche la vicesindaca Virgilio chiude quasi subito la telefonata, limitandosi a dire: “Non so di cosa stia parlando, non mi ricordo”. E non risponde agli sms in cui gli si chiede conto, tra le altre cose, di quel “mine vaganti” attribuito all’associazione. Impossibile parlare al telefono anche con la sindaca Garlaschelli, che però invia un messaggio: “Per quanto mi riguarda ritengo che i City Angels svolgano una pregevole opera di volontariato in aiuto di soggetti bisognosi. Li ho incontrati proprio poche sere fa in una piazza della città mentre parlavo con alcune persone senza fissa dimora”. Peccato che altri membri della sua giunta non sembrino pensarla così.

Alla lettura dei messaggi rimane basito Ambrogio De Berti, coordinatore dei City Angels di Voghera: “Sono affermazioni pesanti. Con la giunta collaboriamo e abbiamo un buon rapporto, in passato abbiamo fatto delle riunioni con la vicesindaca Virgilio, l’assessore Taverna e con Adriatici quando era in giunta. Ciascuno si assumerà le responsabilità per quello che ha detto e i cittadini faranno le loro valutazioni”, conclude De Berti.

@gigi_gno

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