Cinema

Freaks Out, ecco cosa significa girare un film in Italia da 12 milioni di euro – Le immagini in esclusiva

Movimenti di macchina, carrelli, gru, catapulte per far saltare in aria gli attori, fuoco e fiamme compressi e shakerati nell’atteso secondo film di Gabriele Mainetti che uscirà in sala giovedì 28 ottobre dopo due anni di attesa

di Davide Turrini

Volete avere un’idea su cosa significhi girare un film in Italia da 12 milioni di euro con effetti speciali, stuntman, scene di massa, esplosioni e protagonisti con superpoteri? Ecco a voi una clip di Freaks Out in esclusiva per FQMagazine. Movimenti di macchina, carrelli, gru, catapulte per far saltare in aria gli attori, fuoco e fiamme compressi e shakerati nell’atteso secondo film di Gabriele Mainetti che uscirà in sala giovedì 28 ottobre dopo due anni di attesa.

Freaks Out l’abbiamo recensito dal Festival di Venezia e che lo si amerà o meno, che lo si vedrà in sala (o in streaming quando sarà il momento), rimarrà comunque un punto di svolta per il sistema industriale del cinema italiano come forse soltanto i Tornatore e i Bertolucci degli anni ottanta. In rapida successione nella featurette girata dietro le quinte del film alcuni fondamentali collaboratori alla realizzazione di Freaks Out: il direttore della fotografia Michele D’Attanasio, Maurizio Corridori, responsabile tecnico SFX effetti speciali; lo scenografo Massimiliano Sturiale e il coordinatore degli stunt Emiliano Novelli. Cameo finale di Mainetti con il Chewbecca romanesco, Fulvio ovvero Claudio Santamaria.

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