Acciaierie di Italia, la società partecipata da ArcelorMittal e Invitalia, pagherà il tampone ai circa 1.600 dipendenti non vaccinati nello stabilimento di Taranto. Un’operazione che dal 15 ottobre, giorno in cui scatta l’obbligo di Green pass per tutti i lavoratori, fino al termine dell’anno costerà circa un milione di euro all’azienda, stando a quanto scrive Il Mattino.

Acciaierie d’Italia, fanno sapere i sindacati metalmeccanici, “si farà carico dei lavoratori non vaccinati che potranno effettuare il tampone dal lunedì al sabato dalle 8 alle 20 e domenica dalle 9 alle 14 nella farmacia Clemente”” nel rione Tamburi, con la quale è stata firmata una convenzione.

Fiom, Uilm e Fim hanno spiegato che l’appuntamento “dovrà essere preventivamente comunicato tramite e-mail o centralino”. La richiesta di ‘sostenere’ il costo dei test per gli operai era stata avanzata nei giorni scorsi proprio dai rappresentanti dei lavoratori. I sindacati spiegano che Acciaierie d’Italia ha annunciato anche che chi ha il Green pass avrà “accesso regolarmente attraverso un varco riservato” mentre per tutti coloro che hanno il certificato provvisorio grazie all’esecuzione del tampone “entreranno da un altro varco”.

Negli scorsi giorni, nonostante ci fosse già l’intesa sui test, i metalmeccanici avevano chiesto un incontro al prefetto di Taranto poiché era filtrata la notizia che la società partecipata al 50% dallo Stato avesse inviato una comunicazione ai lavoratori senza green pass disponendo la Cigo e la disattivazione del badge. Notizie che erano state smentite con forza dall’azienda che le aveva definite “false e destituite di fondamento”.

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Cartabellotta: “Circa 4 milioni di lavoratori senza vaccino. Impossibile fare tamponi a tutti, allo Stato costerebbe 180 milioni alla settimana”

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