Altre vittime sul lavoro mentre è atteso a giorni il decreto del governo per rafforzare il potere di sospensione dell’attività delle aziende che violano le norme sulla sicurezza. Nella mattina del 13 ottobre un operaio 54enne è trovato morto all’Ibl, azienda che produce compensati e pannelli in legno di Coniolo Monferrato, nell’Alessandrino, e subito dopo un 48enne di Pieve del Grappa, in provincia di Treviso, è rimasto vittima di un incidente all’interno di un cantiere nella vicina località di Caerano San Marco. Alla due morti bianche si poi è aggiunta poche ore prima quella di Tiziana Bruschi, coinvolta in un incidente alla Sistema srl di Scandicci un mese fa e deceduta il 12 ottobre. Una vicenda su cui la procura di Firenze ha aperto un’inchiesta.

Il primo lavoratore è precipitato da una passerella di 3 metri, forse mentre stava svolgendo manutenzione a un impianto che trasporta legname, durante il turno di notte. L’uomo, originario di Vercelli, si occupava di trinciaggio del legno. Sul posto ci sono carabinieri e Spresal. Secondo gli inquirenti il 54enne ha perso l’equilibrio e nella caduta ha battuto la testa. Non è però esclusa la prima ipotesi di un malore. Saranno esaminati anche i filmati delle telecamere di sicurezza dello stabilimento, mentre la salma è stata affidata all’autorità giudiziaria. Feneal Uil ha già annunciato uno sciopero di un’ora. Nel pomeriggio del 12 ottobre, invece, a Messina, un operaio della Toto Costruzioni ha perso la vita nel cantiere del Viadotto Ritiro, sulla tangenziale dell’Autostrada A20 Messina Palermo. “Alla notizia della tragedia ci siamo precipitati sul posto. Al momento le dinamiche sono in fase di accertamento e rimaniamo in stretto contatto con la società che si è messa immediatamente a disposizione delle autorità competenti – fa sapere in una nota la governance di Autostrade Siciliane – A nome nostro e di tutto il personale esprimiamo il più sentito cordoglio ai familiari ed a tutti i cari della vittima del terribile incidente”. L’operaio di Pieve del Grappa, stando alle prime ricostruzioni, è invece stato travolto da un pesante pannello in metallo, che gli ha causato lo schiacciamento del cranio. Sul posto sono intervenuti gli operatori del Suem, lo Spisal e i carabinieri.

Intanto, riporta il quotidiano La Nazione, la procura di Firenze indaga sulla morte Tiziana Bruschi. La donna, 58 anni, lo scorso 2 settembre era stata vittima di un incidente nella ditta di materie plastiche di cui era dipendente. Ieri, a un mese dall’accaduto, è deceduta all’ospedale Careggi. Al momento il titolare dell’azienda è indagato per omicidio colposo. Secondo le ricostruzioni, l’operaia si trovava in magazzino, quando un pesante pancale, carico di merce, le è caduto addosso da un’altezza di 3 metri. Bruschi ha riportato numerosi traumi e ha trascorso un mese in coma, prima di morire. La famiglia – tramite il legale Marco Zanobi – ha chiesto di non lasciare nessuna pista inesplorata nelle indagini. Una delle ipotesi più probabili è che una manovra errata con il muletto abbia causato la frana dei materiali sulla donna. Il sostituto procuratore Francesco Sottosanti ha disposto l’autopsia del medico legale Beatrice De Fraia.

“È un dolore indicibile e invio il mio più sentito cordoglio – ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani – Dall’inizio dell’anno i caduti sul lavoro in Toscana sono già 26. È uno stillicidio non più sopportabile, che ci fa fare un salto indietro di anni. Alla ripartenza che tutti desideriamo – prosegue poi – non può corrispondere un costo altissimo in vite umane. La pandemia ha ridisegnato le priorità su cui dobbiamo concentrare il nostro impegno e tra queste – conclude – ci sono certamente il rispetto della dignità di lavoratrici e lavoratori, una forte e diffusa cultura della sicurezza, strumenti e risorse adeguate per prevenire incidenti e infortuni mortali sul lavoro”.

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