Dallo scorso novembre è anche presidente di Edizione, la holding della famiglia Benetton a cui fa capo la partecipazione in Atlantia e la quota di maggioranza in Autogrill ma anche, tra il resto, il 4% di Generali. Ma è solo uno dei mille incarichi del commercialista Enrico Laghi, finito agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Potenza sull’ex Ilva di cui è stato commissario straordinario. Professore ordinario di economia aziendale presso l’Università di Roma Sapienza e socio di un fiorente studio di revisione e fiscalità, oggi è consigliere di MilanoSesto, liquidatore di Lkts e delle società del gruppo ex Ktesios e liquidatore di Air Italy.

Specializzato nel regime dell’amministrazione straordinaria, ha avuto una lunga serie di incarichi da commissario: oltre all’Ilva anche in Alitalia. Nel 2019 si è ritrovato a fare da consulente del piano per il cosiddetto salvataggio di Astaldi, piano che l’ha candidato a procuratore/liquidatore dei beni del gruppo di costruzioni da vendere per saldare parte dei debiti, pur essendo lui stesso creditore di Astaldi. E’ stato anche componente del Comitato di Sorveglianza di Tirrenia in amministrazione straordinaria e commissario giudiziale delle procedure di concordato preventivo Seat Pagine Gialle e Seat Pagine Gialle Italia.

In passato è stato componente del cda o del collegio sindacale di numerose società anche quotate tra cui Acea, Pirelli, L’Espresso, Beni Stabili, Unicredit, Banca Finnat, Nomura Sim, Tim, Finsiel, Rai Cinema, RaiSat, RaiNet, Fendi e Fiorucci.

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