È andata in blocco, all’indomani di Ferragosto, il sistema della piattaforma Aria, che gestisce i dati relativi al sistema sanitario della Regione Lombardia. Tradotto: le farmacie lunedì 16 agosto potevano sì fare tamponi rapidi ma non inserire il risultato nella banca dati, non emettere Green pass e neppure collegarsi al fascicolo sanitario.

Più dirette le considerazioni di un farmacista lombardo: “Noi non stiamo prendendo prenotazioni e avvisiamo i nostri clienti che possiamo sì fare test ma che al momento valgono come quelli fatti a domicilio perché non possiamo rilasciare alcuna certificazione”.
Ma il problema vero è un altro: “Se disgraziatamente becchiamo un positivo è un guaio oltre che un danno più per la collettività che per la persona stessa perché è impossibile il tracciamento”. Stesso discorso ovviamente ha riguardato i medici di base e la possibilità di rilasciare prescrizioni. Tempi di attesa di risoluzione di questo fantomatico disservizio generalizzato? Ancora non è dato sapere.

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