L’azzurro Massimo Stano vince la medaglia d’oro nella 20km di marcia alle Olimpiadi di Tokyo. Terzo a metà gara, negli ultimi 3mila metri l’italiano è stato protagonista di un grande testa a testa contro i due rivali giapponesi, Ikeda (poi argento) e Yamanishi (bronzo), gli unici capaci di tenere il suo ritmo fino quasi al traguardo. Poi però Stano ha aumentato ancora l’andatura all’inizio dell’ultimo giro ed è rimasto da solo a marciare verso il titolo di campione olimpico, chiudendo con il tempo di 1.21.05. Si tratta del settimo oro azzurro a Tokyo: il terzo che arriva dall’atletica leggera, dopo quelli di Gianmarco Tamberi e Marcell Jacobs. Così l’Italia risale fino all’ottavo posto (momentaneo) nel medagliere.

Sulle strade di Sapporo, mille km a nord di Tokyo, sull’isola di Hokkaido, la gara parte alle 16.30 locali. Gli azzurri Stano e Fortunato si mostrano subito tra i più intraprendenti e si fanno vedere nelle posizioni principali, in testa al gruppo. Prima del passaggio ai 5 km, prende l’iniziativa il cinese Wang Kaihua, marcato stretto dall’indiano Kumar. Tutti gli altri lasciano fare. Dietro, il primatista italiano Stano – seguito da coach Patrizio Parcesepe – prende come riferimento i giapponesi più quotati, il campione del mondo Yamanishi, il connazionale Ikeda, ma anche gli europei, tra cui il russo Mizinov, lo spagnolo Martin, lo svedese Karlstrom e poi il messicano Olivas. Il vantaggio dei due di testa è di 11 secondi all’ottavo chilometri, poi nel corso del nono chilometro l’indiano perde contatto dal cinese che resta al comando in solitaria (13 secondi sugli altri big) e al passaggio a metà gara firma il parziale di 40:55. Dieci secondi di vantaggio su Yamanishi (41:05), Stano è terzo (41:05), quarto Ikeda (41:05), via via tutti gli altri. Fortunato tredicesimo con 41:17, Tontodonati trentasettesimo con 42:38.

Sull’impronta del ritmo impostato proprio da Massimo Stano termina l’azione solitaria del cinese Wang e si forma un gruppetto di sei uomini in testa: Stano insieme a due spagnoli (Garcia e Martin), ai giapponesi Yamanishi e Ikeda, e a due cinesi (Wang e Zhang). Non più il russo Mizonov, frenato dalla sosta in penalty zone di due minuti. È un copione che prosegue a lungo. Anzi, fino alla fine. Stano è capofila anche al passaggio al quindicesimo chilometro (1h01:27), ancora con gli altri sei contendenti, ancora in pieno controllo della situazione. Un km di Stano a 4:04 (il diciassettesimo) mette a durissima prova i due spagnoli e i due cinesi. Resiste soltanto il duo giapponese e si forma un terzetto che passa al km 18 a 1h13:30 dopo un mille da 3:48. È sensazionale Massimo Stano all’inizio del km 19, imprime un’altra frustata che manda in crisi Yamanishi. L’azzurro passa a 1h17:22 (3:52), Ikeda stringe i denti ma il pugliese ne ha di più, la sua energia non si esaurisce, viaggia e sogna verso il traguardo e la leggenda. Con il pollice in bocca, per dedicare il successo olimpico alla figlia Sophie nata nel mese di febbraio.

Stano cresciuto a Palo del Colle (Bari), si è avvicinato all’atletica nel 2003 praticando il mezzofondo ma nel 2006 ha scelto la marcia dimostrando subito grandi doti. Nel 2013 è stato quarto nella gara dei 20 km agli Europei under 23 di Tampere ma in seguito ha ricevuto il bronzo per la squalifica del russo Bogatyrev. Dopo una serie di infortuni, nel marzo 2018 è tornato a vincere un titolo italiano sulla 20 km migliorandosi di oltre un minuto, poi il terzo posto nei Mondiali a squadre con l’argento per team e la quarta piazza agli Europei di Berlino, a un solo secondo dal podio. Ha realizzato il primato italiano nel giugno 2019 con 1h17:45 a La Coruna.

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