“È arrivato questo bronzo e va benissimo così. Sapevo che sarebbe stata una gara difficile, ma ho visto quella di Greg e mi sono detta: se ci è riuscito lui con la mononucleosi allora posso farcela anche io con la gastroenterite”. Così Simona Quadarella, da Casa Italia a Tokyo, dopo la medaglia di bonzo negli 800 metri stile libero.
Olimpiadi - 1 Agosto 2021
Tokyo2020, Quadarella bronzo negli 800 stile libero: “Sapevo che sarebbe stata una gara difficile. Il mio voto? Mi do 9”
La Playlist Olimpiadi 2021
- 07:39 - Mo: college Los Angeles annulla cerimonia laurea per motivi di sicurezza
Washington, 26 apr. (Adnkronos) - L'Università della California del Sud (Usc) di Los Angeles ha annullato la cerimonia di laurea del 10 maggio, per motivi di sicurezza, a seguito delle proteste scoppiate in decine di campus negli Stati Uniti per la guerra Israele-Gaza. In una dichiarazione, l'Usc ha affermato che "non sarà in grado di ospitare la cerimonia sul palco principale che tradizionalmente porta 65.000 studenti, famiglie e amici" nel suo campus.
Mercoledì la polizia ha arrestato almeno 93 persone nel campus per violazione di domicilio e ha ordinato lo smantellamento di un accampamento. L'Usc ha annunciato all'inizio del mese che alla studentessa musulmana Asna Tabassum non sarebbe più stato permesso di tenere un discorso di commiato a causa di non specificate minacce alla sicurezza.
Alla Emory University di Atlanta, 28 manifestanti sono stati arrestati ieri dopo essersi rifiutati di andarsene. A New York, la Columbia University non ha rispettato la scadenza di ieri sera per porre fine all’accampamento nel suo campus.
- 07:32 - Usa-Cina: ministro Esteri cinese, 'relazioni potrebbero scivolare 'spirale discendente'
Pechino, 26 apr. (Adnkronos) - Il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, ha avvertito gli Stati Uniti che i recenti miglioramenti nelle relazioni tra i due Paesi sono messi a repentaglio da “interruzioni” che potrebbero riportarli in una “spirale discendente” che porterebbe alla rivalità, allo scontro e persino al conflitto. Wang ha parlato durante l'incontro a Pechino con il segretario di Stato americano Antony Blinken.
La visita di tre giorni di Blinken in Cina arriva cinque mesi dopo un vertice di grande successo tra i leader statunitensi e cinesi Joe Biden e Xi Jinping, seguito da una diminuzione delle tensioni su Taiwan, dal ristabilimento dei contatti tra gli eserciti dei due Paesi e cooperazione bilaterale in materia di lotta al narcotraffico.
Gli Stati Uniti stanno ora minacciando sanzioni contro le aziende cinesi che riforniscono l’industria della difesa russa. L’amministrazione Biden ha anche rafforzato i controlli sulle esportazioni di chip per computer avanzati. Mentre Blinken era in viaggio verso la Cina, il Congresso ha approvato una legge che entro un anno metterebbe al bando la piattaforma di social media TikTok negli Stati Uniti – se la sua società madre cinese, ByteDance, non vende la sua partecipazione – e fornirà miliardi di dollari in aiuti per l’Indo-Pacifico che andrebbe ampiamente a vantaggio di Taiwan.
- 07:32 - Usa: TikTok, 'nessun piano di vendere società'
Pechino, 26 apr. (Adnkronos) - La società madre cinese di TikTok, ByteDance, ha comunicato di non avere intenzione di vendere, dopo che gli Stati Uniti hanno approvato la legge per vendere l'app, che, altrimenti, verrebbe bandita in America.
"ByteDance non ha intenzione di vendere TikTok", ha pubblicato la società sul suo account ufficiale su Toutiao, una piattaforma di social media di sua proprietà.
- 22:58 - 25 aprile, Mattarella: "Uniti in antifascismo, senza memoria non c'è futuro"
Roma, 25 apr. (Adnkronos) - "Senza memoria, non c’è futuro". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 25 aprile, celebrando l'anniversario della Liberazione a Civitella in Val di Chiana, in Toscana, dove nel 1944 i nazisti trucidarono 244 persone. "Aggiungo - utilizzando parole pronunciate da Aldo Moro nel 1975 - che 'intorno all’antifascismo è possibile e doverosa l’unità popolare, senza compromettere d’altra parte la varietà e la ricchezza della comunità nazionale, il pluralismo sociale e politico, la libera e mutevole articolazione delle maggioranze e delle minoranze nel gioco democratico'", ha affermato il capo dello Stato.
"All’infamia della strage di Marzabotto, la più grande compiuta in Italia, seguì un corollario altrettanto indegno: la propaganda fascista, sui giornali sottoposti a controlli e censure, negava l’innegabile, provando a smentire l’accaduto, cercando di definire false le notizie dell’eccidio e irridendo i testimoni. Occorre – oggi e in futuro - far memoria di quelle stragi e di quelle vittime e sono preziose le iniziative nazionali e regionali che la sorreggono. Senza memoria, non c’è futuro".
"Con queste barbare uccisioni, nella loro strategia di morte, i nazifascisti cercavano di fare terra bruciata attorno ai partigiani per proteggere la ritirata tedesca, di instaurare un regime di terrore nei confronti dei civili perché non si unissero ai partigiani, di operare vendette nei confronti di un popolo, considerato inferiore da alleato e, dopo l’armistizio, traditore. Si trattò di gravissimi crimini di guerra, contrari a qualunque regola internazionale e all’onore militare e, ancor di più, ai principi di umanità", ha affermato.
"Nessuna ragione, militare o di qualunque altro genere, può infatti essere invocata per giustificare l’uccisione di ostaggi e di prigionieri inermi. I nazifascisti - ha ricordato il capo dello Stato - ne erano ben consapevoli: i corpi dei partigiani combattenti, catturati, torturati, uccisi, dovevano rimanere esposti per giorni, come sinistro monito per la popolazione. Ma le stragi di civili cercavano di tenerle nascoste e occultate, le vittime sepolte o bruciate. Non si sa se per un senso intimo di vergogna e disonore o per evitare d’incorrere nei rigori di una futura giustizia, o, ancora, per non destare ulteriori sentimenti di rivolta tra gli italiani".
"Una lunga di scia di sangue ha accompagnato il cammino dell’Italia verso la Liberazione - ha sottolineato quindi il capo dello Stato - Il sangue dei martiri che hanno pagato con la loro vita le conseguenze terribili di una guerra ingiusta e sciagurata, combattuta a fianco di Hitler nella convinzione che la grandezza e l’influenza dell’Italia si sarebbero dispiegate in un nuovo ordine mondiale. Un ordine fondato sul dominio della razza, sulla sopraffazione o, addirittura, sullo sterminio di altri popoli. Una aspirazione bruta, ignobile, ma anche vana. Totalmente sottomessa alla Germania imperialista di Hitler, l’Italia fascista, entrata nel conflitto senza alcun rispetto per i soldati mandati a morire cinicamente, non avrebbe comunque avuto scampo. Ebbe a notare, con precisione, Luigi Salvatorelli: 'Con la sconfitta essa avrebbe perduto molto, con la vittoria tutto…'" .
"Generazioni di giovani italiani, educati, fin da bambini, al culto infausto della guerra e dell’obbedienza cieca e assoluta, erano stati mandati, in nome di una pretesa superiorità nazionale, ad aggredire con le armi nazioni vicine: le 'patrie degli altri' come le chiamava don Lorenzo Milani - ha detto ancora Mattarella - Nella disastrosa ritirata di Russia, sui campi di El Alamein, nelle brutali repressioni compiute in Grecia, nei Balcani, in Etiopia, nelle deportazioni degli ebrei verso i campi di sterminio, nel sostegno ai nazisti nella repressione della popolazione civile, si consumò la rottura tra il popolo italiano e il fascismo. Si verificò -scrisse ancora Salvatorelli- 'una crisi morale profonda, una disaffezione completa rispetto al regime, un crollo disastroso dell’idolo Mussolini'. Il fascismo aveva in realtà, da tempo, scoperto il suo volto, svelando i suoi veri tratti brutali e disumani".
In mattinata Mattarella accompagnato dai presidenti del Senato, Ignazio La Russa, della Camera Lorenzo Fontana, del Consiglio Meloni, della Corte costituzionale Augusto Barbera, dal ministro della Difesa Guido Crosetto, e dalle alte cariche militari, ha reso omaggio all'Altare della Patria, deponendo una corona di alloro sulla tomba del Milite ignoto, in occasione della Festa della Liberazione.
"Nel giorno in cui l’Italia celebra la Liberazione, che con la fine del fascismo pose le basi per il ritorno della democrazia, ribadiamo la nostra avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari. Quelli di ieri, che hanno oppresso i popoli in Europa e nel mondo, e quelli di oggi, che siamo determinati a contrastare con impegno e coraggio". Lo scrive su Instagram la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. "Continueremo a lavorare - aggiunge- per difendere la democrazia e per un’Italia finalmente capace di unirsi sul valore della libertà. Viva la libertà!".
“Io ho sempre onorato Il 25 aprile senza doverlo sbandierare e senza politicizzarlo”. Queste le parole del vice premier e ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini arrivando al Sacrario dei Caduti di Milano per la deposizione delle corone di alloro in occasione delle celebrazioni per la giornata della liberazione insieme al sindaco di Milano Giuseppe Sala e al ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
“Non ho detto che sarei venuto qui fino all'ultimo per evitare che ci fossero quelli che invece di celebrare il passato perché non ritorni, vanno in giro a creare problemi”, ha spiegato. Del resto “vedevo stamattina da Roma delle immagini vergognose, scandalose di aggressione alla Brigata ebraica. Ecco - ha concluso - io spero che in un giorno troppo lontano, il 25 aprile sarà una giornata di unità nazionale”.
“Questo è un governo scelto dai cittadini. Poi l’antifascismo sì, mi sembra evidente”, ha aggiunto sottolineando: “Ma poi qualcuno ha nostalgia del fascismo? Spero di no”.
“Il 25 aprile è la festa della Liberazione e di tutta la Repubblica, la festa in cui si ricorda chi ha dato la vita e con tanto sacrificio ha costruito le basi per la democrazia e per la libertà di questo Paese e per la difesa dei valori della nostra Costituzione”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein arrivando al corteo milanese per le celebrazioni del 25 aprile. “Questa - aggiunge Schlein - è una giornata in cui va rinnovato l’impegno della lotta per la difesa della nostra Costituzione e per la sua piena attuazione. Per questo dobbiamo ricordare la Resistenza che ci ha liberato dai nazifascisti".
- 17:26 - 25 aprile: Ande, 'è festa libertà riconquistata, sia di pacificazione nel segno di De Gasperi'
Roma, 25 apr. (Adnkronos) - "Oggi, per noi italiani è grande festa perché ricorre la data in cui abbiamo riconquistato la Libertà. Questa ricorrenza la volle fortemente, nel 1946, Alcide De Gasperi che fu uno dei più grandi protagonisti della nuova Italia, quella della rinascita culturale e della ricostruzione. Per la particolare stagione in cui stiamo vivendo tra tante difficoltà al nostro interno e nel mondo, almeno in questa giornata dovremmo abbattere tutte le barriere ideologiche per condividere la significativa giornata di festa, che è Grande Festa per tutti noi. L’Ande si augura che oggi si sviluppi la tregua e che ci sia nel nostro Paese una pacificazione nazionale, un incontro, un riconoscimento nei valori come De Gasperi amava ricorrentemente ripetere: 'Si devono lasciare cadere l’odio e i risentimenti'". Così in una nota la segretaria nazionale dell'Associazione nazionale donne elettrici (Ande) Adele Campagna Sorrentino, e la presidente nazionale, Marisa Fagà.
- 16:30 - 25 aprile, Mattarella: "Uniti in antifascismo, senza memoria non c'è futuro"
Roma, 25 apr. (Adnkronos) - "Senza memoria, non c’è futuro". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 25 aprile, celebrando l'anniversario della Liberazione a Civitella in Val di Chiana, in Toscana, dove nel 1944 i nazisti trucidarono 244 persone. "Aggiungo - utilizzando parole pronunciate da Aldo Moro nel 1975 - che 'intorno all’antifascismo è possibile e doverosa l’unità popolare, senza compromettere d’altra parte la varietà e la ricchezza della comunità nazionale, il pluralismo sociale e politico, la libera e mutevole articolazione delle maggioranze e delle minoranze nel gioco democratico'", ha affermato il capo dello Stato.
"All’infamia della strage di Marzabotto, la più grande compiuta in Italia, seguì un corollario altrettanto indegno: la propaganda fascista, sui giornali sottoposti a controlli e censure, negava l’innegabile, provando a smentire l’accaduto, cercando di definire false le notizie dell’eccidio e irridendo i testimoni. Occorre – oggi e in futuro - far memoria di quelle stragi e di quelle vittime e sono preziose le iniziative nazionali e regionali che la sorreggono. Senza memoria, non c’è futuro".
"Con queste barbare uccisioni, nella loro strategia di morte, i nazifascisti cercavano di fare terra bruciata attorno ai partigiani per proteggere la ritirata tedesca, di instaurare un regime di terrore nei confronti dei civili perché non si unissero ai partigiani, di operare vendette nei confronti di un popolo, considerato inferiore da alleato e, dopo l’armistizio, traditore. Si trattò di gravissimi crimini di guerra, contrari a qualunque regola internazionale e all’onore militare e, ancor di più, ai principi di umanità", ha affermato.
"Nessuna ragione, militare o di qualunque altro genere, può infatti essere invocata per giustificare l’uccisione di ostaggi e di prigionieri inermi. I nazifascisti - ha ricordato il capo dello Stato - ne erano ben consapevoli: i corpi dei partigiani combattenti, catturati, torturati, uccisi, dovevano rimanere esposti per giorni, come sinistro monito per la popolazione. Ma le stragi di civili cercavano di tenerle nascoste e occultate, le vittime sepolte o bruciate. Non si sa se per un senso intimo di vergogna e disonore o per evitare d’incorrere nei rigori di una futura giustizia, o, ancora, per non destare ulteriori sentimenti di rivolta tra gli italiani".
"Una lunga di scia di sangue ha accompagnato il cammino dell’Italia verso la Liberazione - ha sottolineato quindi il capo dello Stato - Il sangue dei martiri che hanno pagato con la loro vita le conseguenze terribili di una guerra ingiusta e sciagurata, combattuta a fianco di Hitler nella convinzione che la grandezza e l’influenza dell’Italia si sarebbero dispiegate in un nuovo ordine mondiale. Un ordine fondato sul dominio della razza, sulla sopraffazione o, addirittura, sullo sterminio di altri popoli. Una aspirazione bruta, ignobile, ma anche vana. Totalmente sottomessa alla Germania imperialista di Hitler, l’Italia fascista, entrata nel conflitto senza alcun rispetto per i soldati mandati a morire cinicamente, non avrebbe comunque avuto scampo. Ebbe a notare, con precisione, Luigi Salvatorelli: 'Con la sconfitta essa avrebbe perduto molto, con la vittoria tutto…'" .
"Generazioni di giovani italiani, educati, fin da bambini, al culto infausto della guerra e dell’obbedienza cieca e assoluta, erano stati mandati, in nome di una pretesa superiorità nazionale, ad aggredire con le armi nazioni vicine: le 'patrie degli altri' come le chiamava don Lorenzo Milani - ha detto ancora Mattarella - Nella disastrosa ritirata di Russia, sui campi di El Alamein, nelle brutali repressioni compiute in Grecia, nei Balcani, in Etiopia, nelle deportazioni degli ebrei verso i campi di sterminio, nel sostegno ai nazisti nella repressione della popolazione civile, si consumò la rottura tra il popolo italiano e il fascismo. Si verificò -scrisse ancora Salvatorelli- 'una crisi morale profonda, una disaffezione completa rispetto al regime, un crollo disastroso dell’idolo Mussolini'. Il fascismo aveva in realtà, da tempo, scoperto il suo volto, svelando i suoi veri tratti brutali e disumani".
In mattinata Mattarella accompagnato dai presidenti del Senato, Ignazio La Russa, della Camera Lorenzo Fontana, del Consiglio Meloni, della Corte costituzionale Augusto Barbera, dal ministro della Difesa Guido Crosetto, e dalle alte cariche militari, ha reso omaggio all'Altare della Patria, deponendo una corona di alloro sulla tomba del Milite ignoto, in occasione della Festa della Liberazione.
"Nel giorno in cui l’Italia celebra la Liberazione, che con la fine del fascismo pose le basi per il ritorno della democrazia, ribadiamo la nostra avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari. Quelli di ieri, che hanno oppresso i popoli in Europa e nel mondo, e quelli di oggi, che siamo determinati a contrastare con impegno e coraggio". Lo scrive su Instagram la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. "Continueremo a lavorare - aggiunge- per difendere la democrazia e per un’Italia finalmente capace di unirsi sul valore della libertà. Viva la libertà!".
“Io ho sempre onorato Il 25 aprile senza doverlo sbandierare e senza politicizzarlo”. Queste le parole del vice premier e ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini arrivando al Sacrario dei Caduti di Milano per la deposizione delle corone di alloro in occasione delle celebrazioni per la giornata della liberazione insieme al sindaco di Milano Giuseppe Sala e al ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
“Non ho detto che sarei venuto qui fino all'ultimo per evitare che ci fossero quelli che invece di celebrare il passato perché non ritorni, vanno in giro a creare problemi”, ha spiegato. Del resto “vedevo stamattina da Roma delle immagini vergognose, scandalose di aggressione alla Brigata ebraica. Ecco - ha concluso - io spero che in un giorno troppo lontano, il 25 aprile sarà una giornata di unità nazionale”.
“Questo è un governo scelto dai cittadini. Poi l’antifascismo sì, mi sembra evidente”, ha aggiunto sottolineando: “Ma poi qualcuno ha nostalgia del fascismo? Spero di no”.
“Il 25 aprile è la festa della Liberazione e di tutta la Repubblica, la festa in cui si ricorda chi ha dato la vita e con tanto sacrificio ha costruito le basi per la democrazia e per la libertà di questo Paese e per la difesa dei valori della nostra Costituzione”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein arrivando al corteo milanese per le celebrazioni del 25 aprile. “Questa - aggiunge Schlein - è una giornata in cui va rinnovato l’impegno della lotta per la difesa della nostra Costituzione e per la sua piena attuazione. Per questo dobbiamo ricordare la Resistenza che ci ha liberato dai nazifascisti".
- 14:44 - Azione cattolica: Mattarella, 'esempio di condivisione e servizio per comunità'
Roma, 25 apr. (Adnkronos) - "In un momento così delicato, in cui il mondo affronta molteplici sfide, rivolgo il mio caloroso saluto a tutti i partecipanti alla XVIII Assemblea nazionale di Azione cattolica, impegnati con passione nel promuovere i valori di solidarietà, giustizia e amore cristiano. Lo scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un messaggio al presidente nazionale dell’Azione cattolica italiana, Giuseppe Notarstefano.
"L’Azione cattolica -ricorda il Capo dello Stato- svolge un ruolo importante nel tessuto sociale, ispirando e guidando le comunità verso un cammino di costruttiva condivisione e servizio".