Non vedremo più Aldo Montano alle Olimpiadi. Questo non solo è un dispiacere per l’atleta e la persona, ma anche una disdetta perché proprio oggi, a quasi 43 anni, ha dimostrato di poter tirare di sciabola contro i migliori al mondo, arrivando a un argento olimpico a squadre. Difficile trovare uno come lui. Aldo Montano è nato il 18 novembre 1978 e quella di Tokyo è stata la sua quinta Olimpiade. Ha la stessa età di Gianluigi Buffon, un altro signore di cui non vorremo mai vedere il fine carriera. Viene da una gigantesca famiglia di schermidori. Suo nonno, Aldo, era uno dei grandi schermidori italiani degli anni ’30 e ha vinto 2 argenti olimpici, 5 ori e 1 argento mondiale. Il padre, Mario Aldo, ha portato in alto la sciabola maschile negli anni ’70, vincendo 1 oro e 2 argenti olimpici, 2 ori, 1 argento e 4 bronzi mondiali. E infine lui, Aldo, che da oggi ha 1 oro, 2 argenti e 2 bronzi olimpici, da unire a 2 ori, 6 argenti e 4 bronzi mondiali. Una fetta del medagliere olimpico all-time italiano appartiene alla famiglia Montano. Come tanti hanno visto, magari per la prima volta oggi, primeggiare in un’arma come la sciabola non è affatto semplice, soprattutto se non si ha più la brillantezza fisica della gioventù. Inoltre si devono affrontare spesso anche rappresentanti di scuole secolari, come quella ungherese che ha sfornato il tre volte campione olimpico Áron Szilágyi. Questo deve essere tutto aggiunto nel debito di gioia che abbiamo nei confronti di Aldo Montano, alla sua età ancora tra i migliori.

La sua carriera è stata una favola. Alla sua prima Olimpiade, ad Atene 2004, arriva senza grandi vittorie internazionali e dopo un percorso in Coppa del Mondo senza grandi sussulti. All’esordio olimpico prende l’atleta di casa, il greco Costantine Manetas, regolato con un faticoso 15-12. Sbloccatosi, non si ferma più e contro l’americano Smart vince, 15-7. Ai quarti un russo, un campione vero, argento individuale ad Atlanta 1996, Sergey Sharikov, battuto sul filo di lana 15-13. In semifinale è la volta del bielorusso Dmitry Lapkes, lui invece devastato con un 15-6. La finale è contro uno degli atleti migliori al mondo, l’ungherese Zsolt Nemcsik. Aldo Montano con la sua scherma furiosa e creativa ma sempre lucida e tatticamente perfetta vince l’oro olimpico al primo colpo, battendolo 15-14 all’ultima stoccata. Dopo quest’oro, con Giampiero Pastore e Luigi Tarantino vincerà anche l’argento a squadre.

A Pechino 2008 non è in grande forma e si ferma agli ottavi nella gara individuale. In squadra però dimostra il suo talento e vince un bronzo insperato, perché ottenuto contro la formidabile squadra russa in cui tirava ancora uno dei più grandi sciabolatori della storia, Stanislav Pozdnyakov, la cui figlia quest’anno ha vinto nella sciabola femminile. Passano quattro anni, arriva un titolo mondiale a Catania nel 2011 e a Londra 2012 perde contro un altro atleta italiano, Diego Occhiuzzi, alla fine argento dietro Áron Szilágyi, mentre con la squadra riesce ancora una volta a ricaricare le pile e a caricare tutti i compagni per un altro bronzo sempre ai danni della Russia.

A Rio de Janeiro la prova a squadre non c’è, per quell’insulso turnover fra le diverse armi nelle gare a squadre, mentre nell’individuale si ferma agli ottavi contro il russo Nikolay Kovalev. Rio sembrava il capolinea, uno sciabolatore di 38 anni può avere un bagaglio di esperienze immense ma in un’arma in cui la prontezza di riflessi, la furia agonistica e la brillantezza fisica sono fondamentali, gli anni pesano anche un po’ di più. Ma Aldo Montano non molla, viene da una famiglia di campioni e vuole la sua quinta Olimpiade. In tutta questa sua carriera enorme, Aldo Montano ci ha messo anche lo spettacolo, il gossip, gli amori da favola, la vita da ragazzo e l’entusiasmo nel viverla al massimo possibile. Ha avuto due grandi amori da copertina. Prima con Manuela Arcuri, quando lei era la più desiderata dagli italiani. Sono stati insieme tre anni durante i quali vinse l’oro ad Atene, dimostrando che si può essere atleti e non solo. Poi ha avuto una storia importante con Antonella Mosetti, con cui è stato fidanzato per ben 7 anni. Oggi è felicemente sposato con Olga Plachina, atleta russa brava soprattutto nei 400 metri, con cui ha avuto due figli, Olympia e Mario Jr. Senza la scherma, di sicuro si dedicherà maggiormente alla famiglia, avrà più tempo per tutto il resto che non ha mai trascurato rimanendo comunque uno dei migliori sciabolatori al mondo e se poi Mario Jr, che porta quel cognome, volesse iniziare a tirare di scherma, perché non dargli un po’ di consigli?

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