Una notte più amara che dolce per l’Italia in questa seconda giornata olimpica. Avevamo una carta da medaglia nel nuoto, nei 400 stile libero maschile con Gabriele Detti. Il bronzo mondiale e olimpico in carica è sceso in vasca in corsia 3 senza la concorrenza di Mack Horton e Sun Yang, i suoi grandi avversari negli ultimi questi anni. E invece ha vinto a sopresa Ahmed Hafnaoui, tunisino classe 2002: il simbolo della rivoluzione che sta attraversando questa specialità del nuoto. Gabriele finisce sesto ma soprattutto mostra di non essere in palla, nuotando al di sotto deiisuoi standard.

Nuoto – Ancor prima c’era stata la finale dei 400 misti uomini, con Alberto Razzetti schierato in corsia 2. Il giapponese Daya Seto – padrone di casa e favorito della vigilia – durante le batterie ha forzato i primi passaggi ed è uscito clamorosamente dalla finale, diventata a quel punto una gara aperta a ogni esito. L’americano Chase Kalisz fa il vuoto con la rana e vince l’oro, Razzetti perde troppo nel dorso e finisce ottavo in 4’11’32, mentre con il tempo di ieri in batteria sarebbe stato medaglia d’argento. Cade anche la regina dei misti, l’ungherese Katinka Hosszu, quarta in finale dei 400 misti femminili, con la nostra Ilaria Cusinato che chiude ottava: l’oro è della padrona di casa Yui Ohashi, che vince con due frazioni di dorso e rana davvero notevoli. La migliore prestazione per noi è quella di Nicolò Martinenghi, secondo in semifinale dei 100 rana e dritto in finale con il nuovo record italiano, grazie a un ottimo 58.28. Per le medaglie Nicolò può dire tranquillamente la sua.

Volley e pallanuoto – La seconda notte azzurra è soprattutto la notte in cui scendiamo in campo in tanti sport di squadra, primi fra tutti i due su cui puntiamo di più, il volley femminile e la pallanuoto maschile. Aprono le azzurre contro la Russia e vinciamo bene, con la portabandiera Paola Egonu che parte piano, ben “sostituita” da altre protagoniste come Elena Pietrini e Caterina Bosetti. Le giovanissime atlete russe possono poco contro un’Italia matura, con seconde linee che non hanno nulla da invidiare alle titolari. Chiudiamo 3-0 con l’ultimo set vinto per 25 a 14 e l’ultimo punto messo a terra dalla Egonu. Non siamo ancora al meglio ma va già molto bene. Da sottolineare anche la prestazione della 19enne Sarah Farh, realizzatrice di 9 punti. I campioni del mondo in carica della pallanuoto maschile, il nostro Settebello, esordisce invece contro il Sud Africa. L’avversario non è impossibile, tanto che il capitano Pietro Figlioli va addirittura in tribuna. La vittoria è netta, 21-2, con alcuni gol da vedere e rivedere, come quello di Francesco Di Fulvio per il 6-0 e la beduina di Mike Bodegas per l’8-0.

Tiro con l’arco – Nella gara a squadre di arco femminile contro la Gran Bretagna, nel primo giro di frecce, un “sei” di Chiara Rebagliati purtroppo ci fa perdere di un punto. Nel secondo turno Tatiana Andreoli, Lucilla Boari e la Rebagliati si dimostrano tutte più solide delle arciere britanniche, portandoci al pareggio. Così ci giochiamo tutto al terzo turno: le britanniche fanno un primo giro terribile con due “sei”, noi siamo incostanti ma riusciamo comunque a ottenere i due punti. Pareggiamo l’ultimo set e andiamo ai quarti: sfidiamo le fortissime coreane del Sud e purtroppo non c’è storia, 6 a 0 per le asiatiche e azzurre eliminate.

Fioretto – Alle 2.55 nella scherma scende in pedana Arianna Errigo, uno dei nostri assi del fioretto femminile. Affronta l’egiziana Yara Elsharkawy. Non sono tanto l’11-1 iniziale e il 15-2 finale a impressionare, quanto la brillantezza tecnica e fisica di Arianna. A seguire per l’Italia c’è Martina Batini, che invece delude. Perde 15-10 contro l’ungherese Fanni Kreiss, senza dimostrare di poter mai impensierire l’avversaria. Parte male anche Alice Volpi: è subito 2-0 per l’ungherese Kata Kondricz, ma poi l’italiana entra in ritmo e vola, vincendo 15-5. Le nostre due fiorettiste, entrambe in ottima forma, hanno la sfortuna di incontrarsi nei quarti: il derby lo vince per 15-7 la Volpi, che ora si candida per una medaglia.

BasketDopo la storica qualificazione la nazionale di pallacanestro debutta alla grande ai Giochi, superando la Germania per 92-82: la partenza perfetta che serve per sognare i quarti di finale, il successo su cui costruire i prossimi appuntamenti con Australia (il 28 alle 10.20 italiane) e Nigeria (31 luglio). Gli azzurri di coach Sacchetti hanno faticato all’inizio (sotto di dieci punti al termine del primo quarto) per poi sorpassare gli avversari nell’ultima frazione. Il miglior marcatore azzurro è Simone Fontecchio con 20 punti: Danilo Gallinari chiude a 18 e Nicolò Melli a 13, con un paio di giocate decisive nel finale.

Ginnastica artistica – Inizia anche la gara a squadre di Ginnastica artistica femminile. Martina Maggio, Vanessa Ferrari, Alice e Asia D’Amato partono con il volteggio e hanno la faccia giusta, da bronzo mondiale in carica ottenuto a Stoccarda. La Ferrari fa un’ottima prova al corpo libero, ottenendo un punteggio importante, 14.166, che la dovrebbe portarla in finale di specialità (il condizionale è d’obbligo, ma Vanessa ha fatto davvero una bellissima prova). Attenzione anche alla nostra squadra femminile di basket 3×3. Ieri vittoria contro la Mongolia e sconfitta molto onorevole contro la fortissima Francia. Oggi ripartiamo vincendo 22-14 contro la Romania per dire a tutte che ci siamo addirittura per una medaglia.

Spada e canottaggio – Infine – ultime gare della notte italiana – la bella vittoria di Andrea Santarelli che ha battuto il russo Khodos 15-10 nella spada maschile e Giordana Sorrentino, altra pugile della meravigliosa squadra al femminile che schieriamo a Tokyo, che passa agli ottavi battendo la venezuelana Cardoso Rojas. Nota a chiudere sul canottaggio: forse la prova migliore per lo sport azzurro questa notte è di Valentina Iseppi, Alessandra Montesano, Veronica Lisi e Stefania Gobbi, le ragazze del 4 di coppia che arrivano seconde dietro le australiane, vanno in finale e dimostrano che questo sport al femminile in Italia è ormai una realtà.

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