Luigi Samele conquista la medaglia d’argento nella sciabola individuale maschile. È lui il primo azzurro a salire sul podio dei Giochi olimpici di Tokyo e a muovere il medagliere dell’Italia. Foggiano, 34 anni da compiere domani 25 luglio, Samele nulla ha potuto in finale contro il fuoriclasse ungherese Aron Szilagyi, già oro a Londra 2012 e Rio 2016. Lo schermidore azzurro però conquista la sua prima medaglia individuale, dopo il bronzo mezzo al collo a Londra 2012 nella gara a squadre. “Sono fiero di quello che ho fatto e del mio percorso. E’ mancato un pezzettino, però bisogna onorare una medaglia che ho agognato per una vita“, ha detto Samele ai microfoni Rai Sport.

Un risultato che arriva al termine di una giornata incredibile, in cui Samele ha saputo battere in semifinale 15-12 lo schermitore della Corea del Sud, Kim Jung-hwan (numero 15 del ranking), al termine di una incredibile rimonta da uno svantaggio di 6-12. Era arrivato in semifinale imponendosi 15-10 nel derby azzurro con il romano Enrico Berrè.

“E’ un peccato, sono ancora un po’ arrabbiato per la finale. Lui ha tirato molto bene, io ho provato a cambiare, non me l’ha permesso. Se me l’avessero detto ieri però avrei firmato probabilmente. Certo quando arrivi lì ci provi, sono felice, non riesco ancora bene a realizzare”. Sono queste le prime parole di Luigi Samele dopo l’argento olimpico conquistato nella scherma. L’azzurro si è arreso solo al fenomeno ungherese Szilagyi: “Mi sono fatto un bellissimo regalo – ha aggiunto il pugliese, che domani compirà 34 anni – Ora c’è pochissima pausa, domani mi godo mezza giornata il mio compleanno, poi si pensa alla gara a squadre. Non va messa in secondo piano, è importantissima, noi ci crediamo. I miei compagni sono pronti, sono forti, vogliamo farci valere. Non dico altro“, ha concluso Samele.

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