“È il capolavoro di Mancini, è questo il punto più alto della sua carriera”, a dirlo sono gli amici di sempre del commissario tecnico della Nazionale campione d’Europa, che hanno seguito la finale con l’Inghilterra al “Lady green”, pizzeria di Moie, borgo di poche anime alle porte di Jesi, la città natale del tecnico in provincia di Ancona. “È un’emozione indescrivibile – raccontano -. Adesso organizzeremo una grande festa quando Roberto tornerà in città”.
Cronaca - 12 Luglio 2021
Europei, gli amici di Mancini: “È il suo capolavoro. Adesso gli organizziamo una grande festa, poi andiamo a Santiago de Compostela”
La Playlist Europei 2020 - Italia campione
- 16:29 - **Usa: come nel 2016 Bossi 'vede giusto', anche stavolta pronostica da mesi vittoria Trump**
Roma, 6 nov. (Adnkronos - Aveva visto giusto già nel 2016 quando Donald Trump spiazzò tutti battendo Hillary Clinton. Anche stavolta, Umberto Bossi ha pronosticato la vittoria del tycoon americano. Raccontano, infatti, che a chi ha avuto modo di sentirlo in questi giorni il Senatur avrebbe predetto già mesi fa il successo di 'Donald' contro Kamala Harris, perché l'imprenditore newyorchese sa interpretare gli umori della 'profonda America', che detesta l'establisment e che prima o poi avrebbe reagito ad un insopportabile status quo.
- 16:28 - Manovra: Silvestri, 'da c.destra attacchi ridicoli a Landini'
Roma, 6 nov. (Adnkronos) - "Gli attacchi del centrodestra a Maurizio Landini, oltre che ridicoli, sono a dir poco surreali. Parliamo di forze politiche che hanno sottosegretari che inneggiano alla marcia su Roma, un Presidente del Senato che firma 'presente' alle commemorazioni e molto altro ancora. Landini ha ragione nel dire che è il momento di alzare la testa contro un governo che sta colpendo senza sosta il ceto medio e le persone più fragili. Il vero reato è stato togliere il Reddito di Cittadinanza e permettere che gli interessi bancari dissanguino le famiglie". Così in una nota Francesco Silvestri, capogruppo M5S alla Camera.
- 16:15 - Libri: 'L'ombra del Duce' di Patricelli, storia di Edvige sorella di Mussolini
Roma, 6 nov. (Adnkronos) - E' arrivato nelle librerie 'L'ombra del Duce' di Marco Patricelli, edito da Solferino, un saggio che illustra il rapporto tra Edvige Mussolini e suo fratello Benito. Edvige era più piccola di Benito ma si comportava come una sorella maggiore, non si interessava di politica ma cercava di influenzare il potente fratello e pagò un prezzo altissimo per il cognome che portava: Mussolini.
Edvige attraversa la parabola del fascismo come una comprimaria nell’ombra, eppure c’è sempre ed è a lei che il Duce affida nel 1930 i suoi preziosi diari. Esercita un forte ascendente sul dittatore, raccontata dall'autore con dovizia di particolari, e se ne avvale non per indirizzarne le mosse, ma per perorare le cause di quanti si rivolgono a lei non potendo arrivare a Benito. L’uomo più potente d’Italia non riesce a dire no alla sorella, anche se nel privato sbuffa, persino con l’amante Claretta, per la sua invadenza (è assai diversa, per questo, da un’altra sorella vissuta nell’ombra, quella Paula Hitler con cui l’autore propone un intrigante parallelo).
Rachele non la sopporta, è sempre propensa a immischiarsi in affari non suoi. Ha da ridire sul matrimonio della nipote Edda, e Benito alla fine è costretto a evitare ogni contatto tra la moglie e la sorella. La genuinità romagnola si avverte nel suo modo d’essere, ora estroverso ora pudico. È una provinciale e non può giocare a fare l’intellettuale anche se ambirebbe all’alta società dove parte della sua famiglia è entrata non per censo ma di forza, attraverso la politica in camicia nera. La sua storia privata ha sullo sfondo la grande storia: il fascismo, la dittatura, le leggi razziali e l’antisemitismo, il secondo conflitto mondiale, la guerra civile, la fine della guerra che per la sua famiglia e i suoi affetti si tradurrà in un bagno di sangue. L'autore del saggio, Patricelli, ha insegnato Storia dell'Europa contemporanea all'Università Gabriele D'Annunzio di Chieti ed è autore di saggi pubblicati da case editrici italiane ed europee (Mondadori, Utet, Laterza, Rusconi, Solferino, Lattès, Wydawnictwo Literackie, Bellona, Neriton, Università di Varsavia, Grada, Arte). Dai suoi lavori sono stati tratti docufilm e docufiction Rai, Mediaset e Zdf. Con 'Il volontario' ha vinto nel 2010 il Premio Acqui Storia. Per il suo impegno nella divulgazione storica ha ricevuto in Polonia dal Consiglio dei ministri il titolo di Bene Merito e dal Presidente della Repubblica la Croce di Ufficiale. In Italia è stato nominato Cavaliere motu proprio dal Presidente Mattarella. Con Solferino ha pubblicato 'Tagliare la corda. 9 settembre 1943, Storia di una fuga'.
- 16:14 - Manovra: Scotto, 'destra smetta di minacciare, vogliono mettere a tacere sindacato?'
Roma, 6 nov. (Adnkronos) - “Il capogruppo di Fratelli d’Italia dice che le parole del segretario della Cgil, Maurizio Landini, sulla manovra di bilancio prefigurerebbero gli estremi di un reato. Perché avrebbe usato la parola rivolta sociale. Forse Foti dimentica che in Italia esiste ancora la libertà di parola e anche quella di sciopero per i sindacati dei lavoratori. Oltre che di promuovere dei referendum per abrogare leggi sbagliate. Che è una forma legale di rivolta alle leggi sbagliate del governo. Lo dice la Costituzione, non il sindacato. La destra smetta di minacciare chi non è d’accordo con le scelte di politica economica del governo. Vogliono per caso limitare il diritto di sciopero? Vogliono mettere a tacere il sindacato? Sarebbe un fatto gravissimo”. Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.
- 16:13 - Rai: Salvini, 'Fi su taglio canone? Intero centrodestra dovrebbe condividere taglio tasse'
Roma, 6 nov. (Adnkronos) - Fi voterà il taglio del canone Rai a 70 euro chiesto dalla Lega? ''Penso che tutti quello che porta i cittadini a pagare meno tasse abbia il consenso dell'intero centrodestra'', taglia corto Matteo Salvini dopo il question time alla Camera. ''Ci hanno votati per tagliare le tasse e la burocrazia'', spiega il leader della Lega.
- 16:10 - **Usa: Di Giuseppe (Fdi), 'vittoria Trump anche grazie a italoamericani, link con Meloni'**
Roma, 6 nov. (Adnkronos) - "Trump ha vinto anche grazie all'apporto comunità italoamericana, che conta 16 milioni di anime e cha votato in maniera compatta per Trump. Gli italoamericani vedono un'affinità con Giorgia Meloni. Un legame culturale, di radici. Noi italoamericani ci siamo sentiti per la prima volta fieri e ben rappresentati da Meloni e questo ha un link sostanziale con Trump". Lo dice all'Adnkronos il deputato di Fdi eletto nella circoscrizione Nord America, Andrea Di Giuseppe, membro del partito repubblicano Usa che ha seguito da vicino, dal comitato di Trump in Florida, l'esito delle presidenziali negli States.
- 16:08 - **Manovra: Foti, 'in parole Landini estremi reato, stia attento'**
Roma, 6 nov. (Adnkronos) - "Ci chiediamo con quale coraggio il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, inciti alla rivolta sociale. Dopo l'aumento del suo stipendio di quasi trecento euro al mese alla faccia dei suoi appelli al salario minimo, ormai è rimasto da solo a credere ai suoi esilaranti proclami di insurrezione. E non sono bastati neanche gli episodi di distribuzione di incarichi d'oro ai suoi amici fidati come le partecipazioni al Consiglio di indirizzo e vigilanza dell'Inps, che arrivano a 6mila euro o la cassa integrazione inflitta ai lavoratori di una società di Perugia controllata al 100% dalla Cgil di cui è segretario". Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti.
"Forse Landini si diverte a prendersela col governo Meloni, perché avendo un cospicuo stipendio, non rientrerà tra i beneficiari del taglio del cuneo fiscale che il Centrodestra guidato da Fratelli d'Italia ha reso strutturale, mentre quando governava qualcun altro, il ceto medio era alla povertà. Stia molto attento Landini, a incitare alla rivolta sociale, perché integra gli estremi di un reato, oltre a perdere totalmente la faccia. Capiamo che oggi Landini debba tentare di fare il rivoluzionario in Italia per cercare di scimmiottare i milioni di Americani che col voto la rivoluzione l'hanno fatta davvero", conclude il presidente dei deputati Fdi.