Anche il secondo uomo che si trovava nel campo di mais a San Giuliano Terme, dove il 3 luglio sono morte travolte da un mezzo agricolo Sara El Jaafarii e Hanan Nekhla, è adesso a disposizione degli inquirenti. Dopo l’interrogatorio del suo connazionale di 35 anni presente quella sera, che due giorni fa in Procura a Lodi aveva riferito della presenza sul posto, oltre alle due ragazze, di altre cinque persone, il 21enne di origine marocchina si è costituito ai carabinieri dopo giorni in cui risultava ricercato dai militari dell’Arma. Su di lui pendeva un ordine di custodia cautelare per fatti precedenti e ora si trova nel carcere di San Vittore in attesa di essere interrogato, nei prossimi giorni, dal pm Sara Aragno.

I due uomini identificati dagli inquirenti non hanno una residenza o un domicilio fisso e si muovono tra Milano e altri centri della Lombardia. Stando alla ricostruzione, le due donne sarebbero state sorprese e travolte venerdì mattina da un Grim, un mezzo agricolo che sparge medicinali sulle coltivazioni, mentre dormivano dopo una notte di alcol e droga, probabilmente in compagnia dei due uomini. Sul posto sono state trovate anche delle coperte e delle lattine di birra.

Le due ragazze, secondo gli esiti delle autopsie, sono morte per le lesioni causate dall’investimento del mezzo pesante. Il cadavere di Sara riporta segni evidentissimi di lesioni compatibili con lo schiacciamento da mezzo pesante e risulta che sia morta quasi sul colpo. Hanan, invece, che era riuscita a dare l’allarme chiamando il 112, ha avuto le gambe schiacciate fino al bacino e sarebbe, quindi, morta dopo ore dissanguata. A detta del medico legale, le lesioni a gambe e bacino erano tali che difficilmente sarebbe stata salvata dai soccorsi.

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