Agguato ad Amsterdam contro il giornalista Peter R. de Vries, gravemente ferito con un colpo di arma da fuoco alla testa nel distretto di Lange Leidsedwarsstraat, in pieno centro, e ricoverato in condizioni gravi. Il giornalista, 64 anni, aveva partecipato ad un programma televisivo di cui è spesso ospite. La polizia ha arrestato tre persone, tra cui potrebbe esserci l’esecutore materiale dell’agguato.

Nel 2019 De Vries aveva annunciato su Twitter di essere stato informato dalla polizia e funzionari della Giustizia di essere sulla “lista nera” di un criminale latitante. Dal 1995 al 2012 il cronista ha condotto un programma televisivo molto popolare in Olanda sulla criminalità riguardante casi di alto profilo, ed è ritenuto uno dei più importanti giornalisti di cronaca nera dei Paesi Bassi.

È inoltre noto per il lavoro investigativo svolto in seguito al rapimento del magnate della birra Freddy Heineken nel 1983. Nel 2008 aveva vinto un Emmy per un altro show televisivo riguardo alla scomparsa dell’adolescente americana Natalee Holloway durante una vacanza nel 2005.

Al momento, De Vries si trova all’ospedale di Amsterdam. “Sta lottando per la vita”, ha detto il sindaco della città Femke Halsema. Numerosi i messaggi di solidarietà, anche da alte cariche europee. “Questo è un crimine contro il giornalismo e un attacco ai nostri valori di democrazia”, ha detto il presidente del Consiglio UE Charles Michel. Anche Ursula von der Leyen esprime la sua vicinanza a De Vries e alla sua famiglia: “I giornalisti sono un valore per le nostre democrazie e società”.

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