“Mettiamo un po’ di ordine anche nei termini. Il termine mediazione non è corretto. Dal nostro punto di vistatenere fuori dalle tutele e dalle protezioni tutte le persone trans o in transizione, non è una mediazione”. Lo ha detto capogruppo del Pd Simona Malpezzi, intervenendo nell’Aula del Senato prima del voto che ha deciso la calendarizzazione del ddl Zan per il 13 luglio. Malpezzi ha attaccato la Lega che oggi ha proposto, comunicandola come un tentativo di mediazione, un testo che piace anche ai renziani ma che stravolge la proposta di legge originale, eliminando alcuni capisaldi come la tutela dalle discriminazioni fondate sull’identità di genere e le iniziative didattiche per la giornata internazionale contro l’omotransfobia.“Il ddl Ronzulli-Salvini – ha aggiunto è completamente antitetico al ddl Zan perché scardina la legge Mancino. Noi Andiamo avanti convinti che una data certa conceda il diritto al Parlamento di svolgere il proprio lavoro di legislatore, senza tirare in ballo governo. Non c’entrano le maggioranze vecchie o nuove, la legge Zan è una legge che questo Paese non ha e che persone che rischiano la vita aspettano”

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