di Massimo Arcangeli

“Ma che pensa Leone mo che cresce e legge sta roba?” (2 anni fa); “Vergognatevi” (2 anni fa); “Io sinceramente penso che certa merda non dovrebbe essere pubblicata nonostante io ami Fedez” (1 anno fa). “Dai cazzo Federico. non ti riconosco più” (1 anno fa); “‘Rispetto per le donne’… MA CHI CAZZO GLI CREDE?” (3 giorni fa).

Sono alcuni dei commenti a un brano di Fedez (TVTB), lasciati sul canale ufficiale YouTube del rapper (FedezChannel), di alcuni dei suoi numerosi fan sorpresi o indignati (ecco due stralci del testo: “Bitch, ogni giorno / non mi lasciano libero. / Le ordino da casa / come su Deliveroo. / Schiocco le dita, / arrivan in un secondo. / […] / Anche tua mamma è una mia ex. / Le piace bere a canna, / non vuole il bicchiere”; “Mangio queste tipe come M&M’s. / Museruola e collare. / Lei la tratto come un cane, / vuole che le faccio male”). Tutti i commenti al motivo, da oggi, non sono però più visibili (né è possibile inserirne di nuovi).

Di TVTB, inserito nell’album “Paranoia Airlines” (2019), Fedez – che è anche uno dei sette compositori del brano – canta il ritornello. Le diverse strofe sono intonate dalla Dark Polo Gang, un trio di trapper romani, ma le esibizioni dal vivo dimostrano la totale complicità della ganga del quartetto. TVTB ha totalizzato quasi 5 milioni di visualizzazioni.

“E questo sarebbe il paladino degli omosessuali e dei gruppi LGBT hahahahahah” (5 giorni fa). Era un altro dei commenti a TVTB, e metteva il dito nella piaga di una generazione di rapper cresciuta a pane e fumetti, a pane e cartoni animati, a pane e videogiochi e giochi vari: “La vita è un gioco di società, / […] / l’Italia è piena di opportunità” (Fedez, Liberi in cattività, dell’album “Il mio primo disco da venduto”, 2011); “Taglio la bamba / con la polvere da sparo, / faccio bam bam dal naso. / Tutto fatto. / Torno a pezzi come un puzzle, / poi mi sparo un after alla play. / Metto su uno sparatutto, / mi immedesimo nei personaggi / e sfogo tutto” (Emis Killa, Click clack, dall’album “Champagne e spine”, 2010); “Non puoi mettere Naruto / contro Manuto. / Sono dinamite, criptonite. / Lex Luthor, mongoloide, / a te per fare rap / ti serve un tutor” (Salmo, Stupido gioco del rap; è parte della compilation “Machete Mixtape Vol. 2”, 2012, realizzata dal collettivo Machete Crew). Naruto, per chi lo ignorasse, è il personaggio di un manga che sogna di diventare il capo-ninja del suo villaggio.

Ingredienti “giocosi” – variamente miscelati – sono presenti anche nei testi sessisti e omofobi di molti rapper, fra cui Emis Killa. Da “The Flow Clocker Vol. I” (2011): “Questo è Killa, dog, / lo capisci se mi guardi. / Tutt’altro che ricchione, / anche se gioco con le Barbie” (Vieni qua, in collaborazione con Rox; canta Emis Killa); da “L’erba cattiva” (2012): “Guarda quella / come mastica la cicca. / Le fischio ogni volta / che passa di qui. / Vorrei prenderla da dietro / come in Assassin’s Creed” (Nei guai, insieme a Tormento; canta sempre Emis Killa); da “Mercurio” (2013): “Schiaccio questi parassiti, / piscio sopra queste bitches. / In rubrica ho più battone / che a Sin City” (Straight Rydah); da “Terza stagione” (2016): “Ora che sei calda, / fanculo i preliminari. / Fammi entrare dentro quel tanga / e cominciamo dalla fine, / come in un fumetto manga. / […] / Se fossi un Pokémon saresti Squirtle. / […] / Fai venire il cazzo duro / anche se sono in bamba. / Tipa mia, scopi come un uomo, / manco fossi Ranma, / e anche stavolta / abbiamo fatto l’alba” (Su di lei). Ranma è un altro personaggio di un manga, esperto di arti marziali. Squirtle è invece un Pokémon base di prima generazione, che reagisce agli attacchi spruzzando acqua dalla bocca. Infine, dall’album “17” (2020), nato dalla combinata con Jack La Furia: “Quando esco / faccio saltare le tipe, / frate, / come al Defcon” (No Cap, intonato con Geolier; canta Emis Killa).

Gué Pequeno: “’Ste scene troppo hard, / stupide senza charme. / Ci vuole Superman in mezzo, / mica un Chi Chi Man. / Serve una mazza e scalpello, / oppure il mio uccello, / per arrivare lì in fondo, / per abbatterla. / Non indosso / la maschera e il mantello. / Non so chi cazzo è Robin. / Io tutto il contrario di Batti-man. / Da dietro come un cane / mentre lei mangia il suo food, / la lascio stare solo / quando la sua pancia è full”, XXX Pt. 2 (Hardcore); con Zuli, Emis Killa e Vacca; canta Vacca). L’album è “Il ragazzo d’oro” (2011). Non si direbbe proprio.

Una riflessione finale su Fedez. Il testo di TVTB è l’esempio più lampante delle contraddizioni di un cantante che a mio parere predica bene e razzola (molto) male. Si fa molta fatica a capire, o forse lo si capisce fin troppo bene, dato il suo enorme seguito, come possa essere portato sugli scudi da una sinistra smarrita a tal punto da eleggerlo addirittura a sua icona. Penso che Fedez dovrebbe rimuovere tutti i brani sessisti dai suoi canali ufficiali, e fare ammenda. Dovrebbe ammettere pubblicamente di aver sbagliato, anche nel perseverare, e rinnegare brani lesivi della dignità delle persone, non importa se donne, gay o trans. Altrimenti si limiti a cantare e a “influenzare” i milioni che lo seguono. Non può mettersi alla testa di un movimento d’opinione contro l’omofobia e la discriminazione sessuale perché lo ritengo privo di qualunque credibilità.

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