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Juventus, Gravina: “Fuori dalla Serie A se farà ancora parte della Superlega al momento dell’iscrizione al prossimo campionato”

L'avviso del presidente della Figc al club bianconero, rimasto con Real Madrid e Barcellona nel nucleo che porta avanti il progetto della competizione europea 'chiusa': "Dispiacerebbe per i tifosi ma le regole sono regole: valgono per tutti. Spero che questo braccio di ferro finisca presto"
Juventus, Gravina: “Fuori dalla Serie A se farà ancora parte della Superlega al momento dell’iscrizione al prossimo campionato”
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La Juventus non potrà iscriversi al prossimo campionato di Serie A se nel momento in cui dovrà ratificare la partecipazione farà ancora parte della Superlega. Lo ha annunciato il presidente della Figc Gabriele Gravina: “Dispiacerebbe per i tifosi ma le regole sono regole: valgono per tutti”. Il numero del calcio italiano ha sottolineato che “le norme sono chiare” e quindi “se al momento dell’iscrizione al prossimo campionato la Juventus farà ancora parte della Superlega non potrà partecipare alla Serie A”.

Gravina ha detto di sperare che “presto cessi questo braccio di ferro”, continuato negli scorsi giorni con una lettera congiunta dei tre club resistenti – la Juve, più Real Madrid e Barcellona – alla Uefa dopo il deferimento. Una “pressione inaccettabile” per le società: “Siamo pronti a riconsiderare l’approccio proposto, per quanto necessario – hanno scritto nella lettera – Tuttavia, saremmo altamente irresponsabili qualora abbandonassimo la missione di fornire risposte efficaci e sostenibili alle questioni esistenziali che minacciano il settore calcistico”.

Il concetto di sostenibilità, secondo Gravina, è “amplio ma richiede una riflessione approfondita, il calcio basa le sue progettualità sul posizionamento del suo prodotto a fronte delle risorse economiche, sappiamo che la soluzione al grande momento di difficoltà sia solamente aumentare i ricavi sarebbe un errore madornale, oggi il mondo del calcio ha raggiunto la soglia dei 5 miliardi di indebitamento”. Per evitare il default, aggiunge: “Dobbiamo cominciare a mettere sotto controllo i costi”.

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