I possibili effetti avversi in coloro che si sottopongono al vaccino hanno convinto la Danimarca a portare avanti il proprio programma di immunizzazione di massa per il coronavirus senza utilizzare il farmaco prodotto da Johnson & Johnson. L’autorità sanitaria di Copenhagen ha diffuso un comunicato spiegando di aver “concluso che i vantaggi dell’utilizzo del vaccino Covid-19 di Johnson & Johnson non superano il rischio di causare il possibile effetto avverso in coloro che ricevono il vaccino”.

Una posizione che va controcorrente rispetto a quella degli altri Paesi europei, compresa l’Italia, dove le somministrazioni sono già iniziate dopo che l’Ema e l’Oms hanno fornito parere favorevole sull’uso del siero che si temeva potesse presentare rischi simili a quelli oggetto di verifiche per quanto riguarda il farmaco AstraZeneca. Il 13 aprile, infatti, proprio negli Stati Uniti, Paese dove si produce il siero anti-Covid, la Food and Drug Administration aveva chiesto la sospensione immediata delle somministrazioni del vaccino dopo la segnalazione di sei casi di trombosi verificatesi tra sei giorni e due settimane dopo l’inoculazione. “Quello che vediamo per i vaccini J&J è simile a quanto osservato con AstraZeneca”, avevano poi spiegato chiedendo di poter svolgere più controlli, mentre nel Paese le somministrazioni continuavano grazie alla massiccia disponibilità di dosi Pfizer e Moderna.

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