“Dopo le dichiarazioni e i buoni propositi, bisogna rimboccarsi le maniche. Domani mattina vediamoci in Senato e facciamo decollare la riforma della Rai, che è un’autentica riforma di sistema e ha bisogno del contributo di tutti”. Dopo la denuncia di Fedez delle pressioni ricevute dai vertici Rai per il suo discorso al Concertone del 1 maggio, il senatore del Movimento 5 stelle, Primo Di Nicola, lancia un appello ai partiti (anche al Pd, che oggi si è speso in dichiarazioni di solidarietà al cantante). Invita a fare autocritica e ricorda di aver depositato a inizio legislatura un disegno di legge per dare alla Rai “una governance autorevole e indipendente dalle interferenze della politica”. Testo però “mai decollato” per le difficoltà poste da tutti i partiti. “La polemica Fedez-Rai ripropone ancora una volta il tema delle interferenze della politica nella gestione dell’azienda, grazie alle quali i partiti arrivano a determinare tutto. A indicare i direttori dei telegiornali, delle reti e a disegnare i dirigenti. La Rai – continua – ha bisogno di una riforma profondissima della governance per impedire le interferenze dei partiti e per darle finalmente un organo autonomo, designando, sull’esempio anglosassone, manager e professionisti sganciati dai partiti che gestiscano azienda con l’obiettivo di realizzare compiutamente la mission del servizio pubblico“. Le parole, sostiene, non bastano. “Se vogliamo essere onesti, facciamo seguire i fatti. Facciamo decollare la riforma della Rai”

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Caso Fedez, la politica ‘riscopre’ la Rai lottizzata ma non ha fatto nulla per cambiarla. Conte fa mea culpa e dice: “Riformiamola insieme”

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