La nuova ordinanza del generale Figliuolo, che ha stoppato le vaccinazioni al personale scolastico per dare priorità agli over 80, ha scatenato la dura protesta dei presidi. “Fermo dissenso” lo ha definito all’Ansa il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli: “Non siamo d’accordo: il personale della scuola ha ricevuto la prima dose per oltre il 70%, manca un quarto e trattandosi di una categoria professionalmente esposta non tanto e non solo al contagio tra i suoi componenti ma anche perché può veicolare il virus, bisogna fare in modo di eliminare questo rischio – ha spiegato – Non è un privilegio per la categoria, lo stesso principio vale per il personale sanitario. Ci faremo sentire”.

Le parole di Giannelli sono arrivate poco dopo la fine dell’incontro tra i maggiori sindacati della scuola – Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda – e il ministero dell’Istruzione, convocato proprio per fare un confronto sulla situazione riguardante la gestione del piano di vaccinazione dopo la nuova ordinanza del Commissario straordinario. Nella fattispecie il provvedimento del generale Figliuolo prevede per i vaccini priorità agli over 80 e alle persone fragili, esclude al momento il mondo della scuola (presidi, professori, docenti e personale amministrativo), tranne chi deve fare la seconda dose e fornisce nuove indicazioni sul vaccino Vaxzevria (ex Astrazeneca). All’incontro ha partecipato anche un medico designato dalla struttura del Commissario straordinario per l’emergenza epidemiologica.

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