Cassonetti e altri oggetti rovesciati lungo via del Corso, traffico bloccato sul Muro Torto e cariche della polizia a piazzale Flaminio: la manifestazione dei ristoratori a Roma ha vissuto altri momenti di tensione poco dopo le 17, quando un gruppo di manifestanti del sit in IoApro si è diretto verso via del Corso, alcuni verso piazza del Popolo. Altri invece si fermati lungo il Muro Torto, per poi ricongiungersi al primo gruppo. Gli organizzatori avevano promesso una protesta pacifica per chiedere la riapertura dei ristoranti, ma come già successo la scorsa settimana alla fine il sit in ha vissuto anche momenti di violenza.

Prima degli scontri in via del Corso, altri tafferugli si erano verificati in piazza San Silvestro, dove alcuni militanti di Casapound si sono uniti ai manifestanti: sono stati lanciati petardi e altri oggetti verso le forze dell’ordine. U ristoratori presenti, circa 500 persone, hanno a lungo insistito nel voler raggiungere Montecitorio, sede della Camera dei deputati, pur non essendo stati autorizzati dalla Questura. Un gruppo di manifestanti del sit-in ha perciò lasciato piazza San Silvestro e si è spostato vicino al Parlamento. I manifestanti sono rimasti a lungo in via dei Prefetti, a due passi dalla Camera, fermi di fronte a un cordone delle forze dell’ordine. Attorno alle 16.30 gruppo di manifestanti si è staccato dal sit-in non autorizzato e, passando per le vie laterali, ha provato a dirigersi verso piazza del Popolo. A quel punto sono iniziati i nuovi disordini.

Dopo gli atti di vandalismo e i tafferugli con la polizia, diversi manifestanti sono stati bloccati in piazza del Popolo per le procedure di identificazione. Un cordone della polizia e della guardia di finanza ha bloccato un gruppo di manifestanti sulla scalinata della chiesa degli Artisti. Anche in questo caso però ci sono stati momenti di tensione: in particolare due ragazze protestavano per essere state fermate dopo i disordini e hanno iniziato a lanciarsi contro gli scudi degli agenti presenti. Diverse persone si sono scagliate contro gli agenti in tenuta antisommossa tentando di rompere il cordone e provocando la reazione delle forze dell’ordine.

I presenti, diversi senza mascherina, avevano iniziato la protesta pacificamente al grido “riaperture subito“. “La paura di morire non ci sta facendo vivere”, recitava uno striscione esposto. “Non siamo partite Iva, siamo persone, siamo famiglie – ha detto un manifestante arrivato da Napoli – non siamo delinquenti, siamo persone che lavoravano 14 ore al giorno”. Mentre un altro aggiunge: “Ci negano anche il diritto di manifestante. E’ stata un’impresa arrivare qui”. Prima dell’inizio della manifestazione, più di 50 persone dirette a piazza San Silvestro sono state fermate e identificate. Tutte le strade di accesso a Montecitorio sono state chiuse, con blindati e idranti schierati per contenere la manifestazione.

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