Dopo la conferenza stampa del premier Mario Draghi, con l’obiettivo di vaccinare tutti gli over 80 entro aprile, è stata firmata una nuova ordinanza del Commissario straordinario Francesco Figliuolo: per i vaccini priorità agli over 80 e alle persone fragili. Il provvedimento, coordinato con il ministero della Salute, recepisce quanto indicato dal presidente del Consiglio. “Io dico: smettetela di vaccinare i giovani, queste platee di operatori sanitari che si allargano…con che coscienza un giovane si fa vaccinare e salta la lista sapendo che lascia esposto una persona che ha più di 65 anni o una persona fragile?” le parole del primo ministro.

Le categorie di priorità indicate dal ministero della Salute permangono ma vengono temperate con il criterio dell’età. Chi ha già iniziato il ciclo vaccinale lo terminerà. L’obiettivo resta sempre lo stesso: mezzo milione di dosi di vaccino al giorno somministrate agli italiani entro fine aprile. Dopo la priorità per la fascia di popolazione più esposta ai rischi della malattia innescata da Covid l’indicazione, ancora più forte dopo il caso AstraZeneca, è di vaccinare subito, più velocemente ed efficacemente, gli over 60, per i quali il composto sviluppato dalla Università di Oxoford è ora raccomandato. Il generale ancora ieri ha provato prova a suonare di nuovo la carica della campagna anti-Covid, nonostante i tagli nelle forniture e i ritardi delle Regioni specie sulle fasce d’età più avanzate. “Se ci vacciniamo ne usciamo – dice il commissario -. Appena completeremo gli over 80 e i fragili apriremo la vaccinazione alle classi produttive”.

Nell’ordinanza si legge che “in linea con il Piano nazionale del ministero della Salute approvato con decreto 12 marzo 2021, la vaccinazione rispetta il seguente ordine di priorità: – persone di età superiore agli 80 anni; – persone con elevata fragilità e, ove previsto dalle specifiche indicazioni contenute alla Categoria 1, Tabella 1 e 2 delle citate Raccomandazioni ad interim, dei familiari conviventi, caregiver, genitori/tutori/affidatari; -persone di età compresa tra i 70 e i 79 anni e, a seguire, di quelle di età compresa tra i 60 e i 69 anni, -utilizzando prevalentemente vaccini Vaxzevria (precedentemente denominato Covid-19 Vaccine AstraZeneca) come da recente indicazione dell’Aifa”. E poi “parallelamente alle suddette categorie è completata la vaccinazione di tutto il personale sanitario e sociosanitario, in prima linea nella diagnosi, nel trattamento e nella cura del Covid-19 e di tutti coloro che operano in presenza presso strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private – prosegue l’ordinanza -. A seguire, sono vaccinate le altre categorie considerate prioritarie dal Piano nazionale, parallelamente alle fasce anagrafiche secondo l’ordine indicato. Le persone, che hanno già ricevuto una prima somministrazione, potranno completare il ciclo vaccinale col medesimo vaccino“.

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