Un focolaio Covid è scoppiato alla casa di riposo Fondazione Vismara di San Bassano (Cremona). Otto contagiati, tutti ospiti del reparto per disabili psichici della struttura. Non erano ancora stati vaccinati. Il motivo lo spiega a ilfattoquotidiano.it la direttrice dell’istituto Maria Grazia Ventura: “Le scorte riservate ai disabili, a differenza di quelle destinate a personale e agli anziani della struttura per le quali non abbiamo avuto alcun problema, hanno subito un grandissimo ritardo. Abbiamo sollecitato più volte il distretto di Lodi affinché ci garantisse al più presta l’adeguata fornitura, ma non è servito a nulla”. La struttura si è quindi rivolta all’hub vaccinale di Cremona e all’Asst di riferimento. “A quel punto sono state inviate le dosi necessarie”. Nel frattempo si era proceduto ad uno screening di tamponi tra gli ospiti della struttura prima delle inoculazioni dei vaccini arrivati dal capoluogo cremonese.

E’ qui che sono emerse le positività: otto contagiati, nessuno in forma grave ma per due di essi è stato necessario il ricovero in ospedale. Nessun contagio tra i sanitari venuti a contatto con gli ospiti risultati positivi. Quello registrato all’istituto Vismara è stato un focolaio “contenuto”, spiega Ventura, grazie al “tempestivo screening e al conseguente isolamento degli infetti”. Ma in qualche modo temuto, visti i ritardi nelle somministrazioni dei sieri anti-Covid destinate al reparto dei disabili psichici. “Motivi del ritardo che non ci sappiamo spiegare se non con l’assegnazione della priorità ad altri centri o con la generale scarsità di vaccini” – afferma Ventura – sta di fatto che abbiamo tempestato di mail e telefonate l’Asst di Lodi una volta che ci siamo resi conto che gli approvvigionamento necessari non erano garantiti”. Poi finalmente la svolta con l’arrivo delle fiale da Cremona.

Sono una novantina i disabili ospitati nell’ala della struttura dedicata, la gran parte di loro ha già cominciato il percorso di immunizzazione avendo ricevuto la prima dose. Tra oggi e domani la riceveranno coloro che sono rimasti fuori dalle somministrazioni effettuate nelle scorse settimane. Già vaccinati, invece, gli oltre 300 anziani che risiedono nell’istituto cremonese, oltre agli operatori sanitari. Durante la prima ondata l’istituto di San Bassano, tra i più grandi provincia di Cremona, è stato parzialmente “risparmiato” dai decessi per Covid, molto più quanto di altre residenze sanitarie assistenziali lombarde: 25 vittime in una struttura che assiste, complessivamente, oltre 400 ospiti. E la situazione, focolaio a parte, ad oggi non è cambiata più tanto. Assai contenuti sia contagi che decessi. “Aver chiuso immediatamente la struttura dopo i primi contagi – racconta la direttrice Ventura – ha evitato l’ecatombe toccata a tante altre Rsa”. Il tutto grazie anche alla possibilità di “avere sempre avuto un radiologo a disposizione in struttura, in grado di capire in tempi rapidi se le polmoniti scoperte erano provocate dal Covid”.

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