“La leadership la decideremo quando capiremo come si organizzerà questa alleanza. Normalmente decidono gli elettori, chi prende più voti ha il diritto di proporre la leadership”. Il segretario del Pd, Enrico Letta, risponde alla domanda su chi sarà il leader in una alleanza tra Pd e M5s. Nel giorno in cui ha incontrato (per ultimo) anche Matteo Renzi, Letta è ospite a Di Martedì e conferma il concetto ribadito anche al senatore di Rignano sull’Arno: il rapporto con Giuseppe Conte e il M5s è da considerare essenziale per costruire in prospettiva un’alternativa vincente a Fdi e Lega. “Incontro franco, cordiale, utile ma tra due persone che sono molto diverse, su alcune cose d’accordo su altre in disaccordo. Io sono qui mettendo da parte tutte le mie considerazioni di carattere personale”, ha detto Letta commentando il suo faccia a faccia con Renzi. Il segretario ha poi ragionato anche su quello che va cambiato all’interno del Partito democratico: “Abbiamo perso voti perché siamo stati individuati come il partito del potere e di coloro che ce la fanno. Io penso che ci sia bisogno di un partito della prossimità, un partito che interviene per aiutare le persone che sono in più difficoltà”, ha detto su La7.

Letta ha affrontato anche i temi legati all’attualità: le chiusure e le proteste in piazza. “È evidente che in questo momento stanno cercando di fare un discorso semplicistico, aperture contro chiusure. Ma dipende dai nostri comportamenti, dalla serietà di ognuno di noi. Per fortuna che c’è un ministro come Roberto Speranza. Ha tutta la mia solidarietà”, ha detto il segretario del Pd. “La soluzione di Salvini quale è? Non si può parlare ad ognuno dicendo esattamente quello che vuole sentirsi dire. Credo che il governo debba fare un decreto imprese, subito e rapidamente, aiutando commercianti, piccoli imprenditori, tagliando i costi fissi”, ha aggiunto Letta. Che poi si è rivolto nuovamente al leader della Lega: “Per me è un fatto positivo che ci sia una maggioranza così larga ma Salvini non deve essere un Giano bifronte, non deve stare al governo solo per il Recovery fund“.

“Penso che occorra essere chiari e netti. Draghi si è presento con un programma, poi in Parlamento ci sono discussioni su temi su cui non ho intenzione di ammainare le bandiere. Quando parlo di ddl Zan e di ius soli parlo di leggi che ci farebbero uscire dal medioevo“, ha detto ancora Letta. Sulla questione dei migranti e dei salvataggi in mare “il Pd sarà sulla linea che io voglio portare avanti: c’è bisogno di trattare con umanità e rispettando i diritti delle persone e bisogna dire che c’è una differenza tra il salvataggio in mare di chi muore e la questione dei migranti. Il salvataggio in mare è un dovere del nostro Paese”, ha concluso il segretario del Pd.

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