La Pasqua è servita, le porte delle sale sono rimaste chiuse anche dopo l’annunciato e poi illusorio 27 marzo, ma il cinema continua a sfornare nuovi titoli che scorrono on demand. Quindi sia su smart tv, che sui soliti dispositivi riscoperti dagli spettatori, in alternativa al grande schermo durante questo annus horribilis.

A tal proposito, un discreto dramma che ci proietta in grandi spazi aperti è Dreamland, già visibile sulla piattaforma Rakuten Tv. La vicenda di un adolescente che si ritrova nel fienile una donna ricercata e ferita si svolge negli anni ’30, nella provincia americana più arretrata che sapeva ancora di tardo Far West, ma con luce elettrica, biciclette, automobili e sceriffi al telefono.

Siamo nell’epoca di Bonnie e Clyde, per intenderci. Se poi la protagonista ferita ha volto e carisma di una certa Margot Robbie, la questione si fa ancor più interessante. Desiderabile per il timido ragazzo, ma determinata e pericolosa quanto La donna con la pistola che era Monica Vitti, questo grande talento americano riesce sempre ad essere cangiante e incisiva. L’affianca Finn Cole, giovane leva e iniziale faccetta tra un adolescente Christian Slater e un imberbe Heath Ledger, ma con una performance vulcanica riuscirà a sprigionare tutti i contrasti interiori, le insicurezze e i dissidi col mondo adulto tipici di quell’età, verso risvolti narrativi molto movimentati e un climax ben studiato. Girato con innesti di super8 su 4:3 dal sapore vintage, il film sposa il gangster movie col western. Piccola chicca per gli aficionados dei due generi.

Sempre su Rakuten è disponibile una storia di fratelli immersi nella boxe illegale, con l’ambizione a far soldi per tirarsi fuori dai guai una volta per tutte. Lion, pugile talentuoso quanto sottovalutato di questo Jungleland ha faccia sofferta e fisico nervoso di Jack O’Connell, mentre il fratello coach è Charlie Hunnam. Corporatura più aquilina e personaggio più biscazziere del gentleman recentemente visto nell’omonimo The Gentlemen (altro pregevole gangster movie già passato dalla non-sala ad Amazon Prime Video), l’attore di Newcastle impasterà situazioni inaspettate deviando dall’esempio del buon fratello maggiore.

La vita come una guerra per sopravvivere a pugni, metaforicamente e non, e una relazione tra fratelli che si morde la coda dell’incomunicabilità, i due protagonisti subiranno un inevitabile cortocircuito con l’entrata in scena di una ragazza da accompagnare, con discrezione, da un potente malvivente all’altro. Lei è Jessica Barden, attrice di carisma e alte potenzialità. Già vista nella serie britannica Netflix The End of the Fu***ing World, peraltro, ricorda nell’aspetto e nello stile la Kirsten Durst adolescente. Metà dramma familiar-pugilistico, metà roadmovie in salsa criminale, Jungleland schiera un tridente di attori britannici davvero forti e la regia essenziale e cruda di Max Winkler. Piccola curiosità, il regista è anche figlio dell’attore e produttore Henry Winkler, da noi famoso per aver interpretato il personaggio di Fonzie nella serie Happy Days.

Approdiamo alla fine in Italia, in una Roma sud abitata stavolta da un Fabio Volo in versione vedovo con figlia adolescente, più l’amorevole vicinato che tiene a chioccia entrambi. Genitori vs Influecer è il film di Pasqua per il prime time di domenica 4 aprile su Sky Cinema. Papà insegnante classicista, figlia in preda a crescita e social, diventeranno cane e gatto come da copione in tutte le famiglie che si rispettino. Però qui il cambio è dietro l’angolo, visto che si può diventare influencer pur essendo contro questo nuovo tipo antropologico. Arbitro peperino ed edonista quanto basta sarà Giulia De Lellis, ex-tronista e scrittrice frivola, e reale pluritestimonial di grandi marche sui social, interpreta sé stessa. Per lei prima volta sul grande schermo vorremmo dire, ma la pandemia ci dirotta in tv. Esperimento riuscito grazie anche a Michela Andreozzi che la dirige ottimamente.

A proposito di hashtag, di tanto in tanto alcuni spillano gli attori in un’allegra trovata grafica. “Ci siamo divertiti a mescolare la realtà con il metalinguaggio social”, ha affermato Andreozzi durante la conferenza di presentazione alla stampa. Ogni partecipante sul proprio schermo, e Zoom per tutti. Commedia di personaggi teneri, Genitori vs Influencer si adatta a un pubblico molto ampio, e la regista, pur nella sua fase buonista, che prima o poi metterà da parte per inevitabile fermentazione artistica, inserisce sapientemente pure due vecchie volpi come Nino Frassica e Paola Tiziana Cruciani, e il quartetto di vicini è completato da Paola Minaccioni e Masimiliano Vado. Da loro gag assortite.

Per ultima, ma non meno importante, la protagonista Ginevra Francesconi, giovanissima e già apparsa nell’horror italiano The Nest, qui appare artisticamente cresciuta, e forse anche più a suo agio nella commedia. Attraverso di lei il film affronta con garbo dipendenza da social e body shaming, temi da Educazione Civica 2.0.

Articolo Precedente

Space Jam 2, LeBron James sulle orme di Michael Jordan diventa un cartone animato: il trailer del campione Nba accanto a Bugs Bunny – Video

next
Articolo Successivo

In Italia abolita definitivamente la censura cinematografica, Franceschini: “Lo Stato non potrà più intervenire sulla libertà degli artisti”

next