Il 12 aprile partiranno le vaccinazioni per la fascia 75-79 anni, mentre gli under 49 dovranno aspettare il 13 giugno o il 14 maggio, a seconda della capacità di dosi. La fine? Nella migliore delle prospettive, ovvero con macchina a regime e vaccini previsti arrivati, il 18 luglio. Se invece qualcosa andrà storto, bisognerà attendere la fine di ottobre. Alla vigilia del via libera al portale di Poste, che sarà pronto e operativo da venerdì 2 aprile, il governatore Attilio Fontana e il coordinatore della campagna vaccinale, Guido Bertolaso, presentano in conferenza stampa il piano di vaccinazione massiva della Lombardia. Una serie di date e numeri che fissano, secondo il Pirellone, quale sarà la tempistica per il completamente delle somministrazioni della prima dose anti-Covid. Previsioni tutte condizionate da due fattori: il numero di fiale che effettivamente arriveranno nei prossimi mesi e la velocità con cui verranno utilizzate dalla Regione.

“Il portale di Poste sarà pronto e operativo da domani 2 aprile, una notizia molto positiva“, ha detto il presidente Fontana nel corso dell’illustrazione del nuovo sistema di prenotazione, che dovrebbe risolvere i problemi avuti con il portale di Aria. Da venerdì quindi partono le prenotazioni con Poste, che riguarderanno la categoria 75-79. I primi vaccinati di questa fascia tra una decina di giorni: “A partire dal 12 aprile partiremo alle 8 di mattina a vaccinare la fascia tra i 75 e i 79 anni. Questa categoria sarà vaccinata con una media di 35mila dosi al giorno. Si tratta di una platea di 450mila lombardi. La prima dose per questa categoria potrebbe essere somministrata entro il 26 aprile“, spiega Bertolaso, che comincia così a snocciolare date, numeri e previsioni. Ecco la tabella di marcia:

“Dal 15 aprile apriremo poi le prenotazioni per 70-74ennni, che sono 546mila e che saranno tutti vaccinati entro il 12 maggio, ma se avremo ulteriori forniture di vaccino, come è verosimile, pensiamo di salire alle 65mila somministrazioni al giorno”, ha proseguito Bertolaso. “Apriremo quindi la prenotazione per la fascia tra i 60 e 69 anni, che sono 1,2 milioni”: la data prevista è il 22 aprile, le vaccinazioni dovrebbero partire il 18 maggio o il 9 giugno. La forbice comincia ad allargarsi sempre di più: “Per quando riguarda la categoria 50-59 anni, anche qui ci sono due variabili, a seconda della disponibilità delle dosi”, ha ammesso Bertolaso. “L’avvio delle prenotazioni potrebbe partire il 30 aprile o il 15 maggio“, le somministrazioni di questa fascia potrebbero quindi iniziare, “se abbiamo tanti vaccini”, il 19 maggio e chiudersi il 7 giugno”. Diversamente, inizieranno il 10 giugno e si chiuderanno a metà luglio.

Le prenotazioni per i vaccini anti Covid in Lombardia per gli under 49 partiranno dal 13 giugno se verrà confermata l’attuale capacità di dosi a 65mila somministrazioni giorno. La data potrà essere anticipata al 14 maggio se verranno aumentate le consegne di vaccini secondo il piano messo a punto dal governo che dovrebbe aumentare la capacità di somministrazione a 144mila dosi ogni 24 ore. In questo caso balla addirittura un mese di differenza: “La Lombardia prevede di chiudere la campagna vaccinale con almeno la prima dose somministrata a tutti i cittadini che la vorranno, nella migliore delle prospettive, ovvero con macchina a regime e vaccini previsti arrivati, il 18 luglio“, ha spiegato Bertolaso. Bisogna però assumere che i centri massivi in Lombardia possano vaccinare 144mila persone al giorno. In caso contrario, senza i vaccini previsti, la campagna degli under 49 potrebbe iniziare a metà luglio e chiudersi a fine ottobre.

La certezza della disponibilità dei vaccini di maggio “l’avremo a fine aprile”, ma tra fine maggio inizio giugno, secondo le previsioni di Guido Bertolaso e della Regione Lombardia, si sarà chiusa la fase degli over 60 e quindi “avremo coperto le categorie più a rischio con almeno una dose. Questo ci permetterebbe di ridurre drammaticamente e abbattere le ospedalizzazioni e i ricoveri in terapia intensiva”. “Andiamo rigorosamente per classi di età, a differenza di altre regioni che invece hanno spalmato le diverse categorie. Partiremo con 35mila dosi al giorno su 76 centri sparsi in tutta la Regione, con una media di 12 persone all’ora per ogni linea vaccinale, nell’arco di 12 ore al giorno, per poi passare a 65mila nella fase successiva”, ha detto ancora Bertolaso. “Ad inizio di maggio, quando ci saranno forniture maggiori di vaccini, arriveremo ad avere pronte mille linee vaccinali e faremo più di 144mila vaccini al giorno”. Senza queste condizione, l’obiettivo di chiudere a luglio rimarrebbe solo sulla carta.

IL DISOBBEDIENTE

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