Da martedì chiunque arriva in areo dovrà mostrare il tampone negativo effettuato prima della partenza e verranno intensificati i controlli per i viaggiatori in arrivo dalla Francia, con “test obbligatori” e “controlli a campione”. La Germania introduce misure più severe per cercare di contenere la diffusione del contagio, che continua ad avanzare: stando al Robert Koch Institut, in 24 ore sono state rilevate 21.573 nuove infezioni e 183 nuovi decessi. La settimana scorsa i dati erano di 17.482 contagi e 126 morti. Il ministro della Salute Jens Spahn, in conferenza stampa a Berlino, ha evidenziato ancora una volta – come già ha fatto Angela Merkel – che “l’azione delle varianti rende la situazione particolarmente pericolosa” e ha paventato la possibilità che a questo ritmo di crescita dei contagi la Germania potrebbe vedere il sistema sanitario, per metà aprile, al limite delle sue possibilità.

L’incidenza settimanale dei nuovi positivi in sette giorni su 100mila abitanti è salita oggi a 119,1 (ieri era 113,3). In Germania quota 100 è la soglia per far scattare il freno di emergenza e tornare indietro a livello locale sulle aperture previste nel piano di graduale uscita dal lockdown. Spahn ha poi annunciato che tra lunedì e martedì entrerà in vigore l’ordinanza sui test obbligatori per chi arriva in Germania dall’estero. Inoltre non si potrà fare alcun viaggio in aereo senza un test negativo.

Quanto invece ai controlli intensificati per chi arriva dalla Francia, sono stati comunicati dal ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian. “Questo significa controlli sanitari a campione più rigidi di quelli che esistevano fino ad ora, con test obbligatori e quarantena consigliata”, ha spiegato il ministro a radio France Info. “L’esplosione della pandemia in Germania sta andando più veloce di quanto pensassero, quindi rafforzeranno i test salivari all’ingresso del territorio tedesco”, ha spiegato Le Drian, dicendo di essere stato informato da un collega tedesco con cui era in Libia. “Questo significa controlli sanitari casuali più robusti di quelli che sono esistiti fino ad ora”, ha spiegato. Per i lavoratori frontalieri, ha proseguito, “questo comporterà dei problemi, ma abbiamo un’unità di lavoro comune con le regioni interessate per cercare di adattarci al meglio e per garantire che i lavoratori siano penalizzati il meno possibile. I test salivari saranno obbligatori” mentre la quarantena “non sarà obbligatoria, ma consigliata”.

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