FQChart è la media aritmetica settimanale dei sondaggi sulle intenzioni di voto degli italiani in esclusiva per Il Fatto Quotidiano. Concorrono alla media tutti i sondaggi pubblicati dai maggiori istituti demoscopici nella settimana appena conclusa.

Settimana dall’8/3 al 14/3/2021

Come era prevedibile, e come segnalato dalle rilevazioni quotidiane della scorsa settimana, le dimissioni di Nicola Zingaretti da segretario del Pd sconvolgono la media settimanale del “peso” dei partiti politici italiani. I Dem perdono in un solo colpo più di due punti percentuali portandosi al 17,1% e per due dei sette sondaggi analizzati sono anche al di sotto di questa soglia (16,5% Euromedia Research, 16,6% Swg). Ora l’attenzione è tutta su Enrico Letta, proclamato proprio ieri nuovo segretario, che potrebbe fermare l’emorragia di consensi.

Chi sembra recuperare invece in maniera consistente è il Movimento Cinque Stelle, che con 2,3 punti in più arriva al 16,9%, praticamente alla pari col Pd, tirandosi fuori per la prima volta da un pantano che dura da un anno e tornando al livello delle Europee 2019. È il segno che per molti elettori il partito è già guidato dall’ex premier Conte, sebbene in realtà manchi ancora un annuncio ufficiale.

Nella lotta a due per il secondo posto tra i partiti più popolari si inserisce di prepotenza Fratelli d’Italia al 16,8% medio, ma già al 18% per Demopolis. A osservare dall’alto questi tre partiti così vicini tra loro rimane la Lega di Matteo Salvini, anche se il suo margine di vantaggio questa settimana si va assottigliando (23,1%, -0,3 punti). Forza Italia sembra aver ritrovato la sua centralità tra gli elettori liberali a discapito di Azione e ItaliaViva. Il partito di Berlusconi sale all’8,4% medio (+0,2), mentre quello di Carlo Calenda arretra al 3,1% (-0,4).

Discorso a parte per Matteo Renzi con la sua creatura Iv. Sei dei sette sondaggi registrano cifre vicine al 2% o sotto il 3%, mentre Emg di Fabrizio Masia continua a sondare il partito al 4%, abbastanza per alzare la media di ItaliaViva al 2,5% questa settimana (ma in ogni caso in discesa rispetto alla pecedente). Sorride invece il cartello Sinistra+Art.1 che, se si presentasse nuovamente insieme alle elezioni, varrebbe oggi il 4,1%, con mezzo punto guadagnato in una sola settimana.

(Istituti considerati: Swg, Tecnè, Euromedia, Ixè, Emg, Demos, Demopolis)

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