Le Regioni che la prossima settimana saranno in zona rossa si confermano 11: la Basilicata, fino a questa mattina in bilico, retrocederà infatti in area arancione. La decisione è stata presa dal ministero della Salute dopo avere esaminato i nuovi dati inviati dalla Regione stessa. La nuova ordinanza scatterà però solo da martedì, quando scadrà il precedente provvedimento che ha validità di 15 giorni ed era datato 27 febbraio. In arancione è anche la Toscana, dove però ci sono tre province – Arezzo, Pistoia, Prato – e altri 10 comuni in zona rossa. Il nuovo quadro è stato comunicato dal governatore Eugenio Giani. Dopo il nuovo decreto legge approvato venerdì dal governo Draghi, che ha previsto la sospensione della fascia gialla e l’introduzione della soglia dei 250 casi per 100mila abitanti per lo slittamento in rossa, in area arancione restano 8 Regioni: oltre alla Basilicata e a parte della Toscana, anche Abruzzo, Toscana, Umbria, Calabria, Liguria, Sicilia e Valle D’Aosta. In zona bianca c’è la Sardegna, in rosso da lunedì entrano Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e il Trentino Alto Adige (in provincia di Bolzano, formalmente arancione, sono in vigore restrizioni da zona rossa per volere della giunta provinciale), che si aggiungono a Campania e Molise.

In base ai nuovi parametri che sono stati resi effettivi dal ministero della Salute con le consuete ordinanze, questo è il quadro che da lunedì vedrà l’Italia spaccata dal coronavirus, con metà della penisola in rosso. La Basilicata è l’unica a vedere allentate le restrizioni: solo stamattina la Regione infatti ha completato l’invio dei dati, necessari per il ricalcolo, richiesto dalla stessa Regione, dell’indice Rt, che ieri era stato fissato a 1,53 (sette giorni prima era a 1,16, rispetto all’1,51 di fine febbraio). Così è stato ufficializzato il cambio di colore. Arriva la stretta invece ad Arezzo e Prato, che si aggiungono a Pistoia tra le province toscane in zona rossa. Il giro di vite comunicato dal governatore Eugenio Giani riguarda anche Firenzuola e Fucecchio (Firenze), Viareggio (Lucca), Scarlino (Grosseto), e nella provincia di Pisa i comuni di Santa Luce, Castellina Marittima, Montopoli, San Miniato, Castelfranco di Sotto, Santa Croce sull’Arno. Scuole chiuse, pur in zona arancione, anche a Barberino Tavarnelle, Marradi e Reggello (Firenze), Siena e Castelnuovo Berardenga.

Le ordinanze in vigore da lunedì 15 scadranno il 29 marzo, praticamente a ridosso della Pasqua, quando il governo ha previsto il lockdown nazionale per tutti. Per il momento invece le restrizioni restano diverse a seconda della fascia in cui ci si trova. Come di consueto, chi vive in zona arancione non potrà spostarsi dal proprio Comune, ma sarà comunque possibile fare visita una sola volta al giorno ad amici e parenti che abitano nel proprio Comune, dalle 5 alle 22, massimo in due persone (oltre ai minori di 14 anni, ai disabili e alle persone non autosufficienti conviventi, che non rientrano nel calcolo). La deroga non è consentita in zona rossa, dove ogni spostamento dovrà essere motivato con autocertificazione e restano aperti esclusivamente gli esercizi commerciali che vendono prodotti essenziali: farmacie, alimentari, ferramenta. E’ anche prevista la chiusura di parrucchieri e centri estetici. In zona rossa sono vietati anche gli sport di contatto e di squadra. Consentita invece l’attività motoria individuale all’aperto come la camminata, la bici e la corsa. Agli agonisti è permesso di allenarsi. Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si possono svolgere, purché nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo con le rispettive confessioni.

LE REGOLE NELLE ZONE ROSSE
– SPOSTAMENTI VIETATI: sono vietati salvo se motivati da comprovate esigenze lavorative o situazione di necessità. E’ sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Non sono consentiti gli spostamenti verso le abitazioni private diverse dalla propria.
– SHOPPING: Negozi chiusi solo in zona rossa dove sono garantiti esclusivamente gli esercizi commerciali di prodotti essenziali: farmacie, alimentari, ferramenta. Negli esercizi sono valide le solite misure di sicurezza: distanziamento, mascherina, ingressi contingentati.
– CONTINUA LA SERRATA DI PISCINE E PALESTRE: Ancora lontana la possibilità di andare in palestra o in piscina. Vietati gli sport di contatto e di squadra. Consentita invece l’attività motoria individuale all’aperto come la camminata, la bici e la corsa. Agli agonisti è permesso di allenarsi.
– BARBIERI E PARRUCCHIERI CHIUSI: sono sospese le attività inerenti servizi alla persona come i servizi dei saloni di barbiere e di parrucchiere e gli estetisti.
– RISTORANTI E BAR: i ristoranti sono chiusi, è consentito soltanto il servizio a domicilio senza limiti di orario e asporto fino alle 22. I bar sono aperti solo per l’asporto fino alle 18.
– SCUOLE: sospese le attività in presenza nei nidi e nelle scuole di ogni ordine e grado. La didattica si svolge in modalità a distanza.
– MUSEI, CINEMA E TEATRI: La cultura continua ad essere chiusa, con anche i musei che rimarranno serrati almeno fino a dopo Pasqua.
– CHIESE APERTE: Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si possono svolgere, purché nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo con le rispettive confessioni.

LE REGOLE NELLE ZONE ARANCIONI
– SPOSTAMENTI: è consentito spostarsi all’interno del proprio Comune, tra le ore 5.00 e le 22.00, nel rispetto delle specifiche restrizioni introdotte per gli spostamenti verso le altre abitazioni private abitate. Gli spostamenti verso altri Comuni sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. È consentito il rientro nelle cosiddette seconde case ubicate dentro e fuori regione.
– SHOPPING: In zona arancione tutti i negozi sono aperti. Nei week end continuano ad essere chiusi i centri commerciali.
– RISTORANTI E BAR: è sempre vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (comprese pasticcerie, gelaterie, etc.) e nelle loro adiacenze. Dalle 5.00 alle 22.00 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande: dalle 5.00 alle 18.00, senza restrizioni; dalle 18.00 alle 22.00, è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina o commercio al dettaglio di bevande. La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti. È consentita, senza limiti di orario, anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive, per i soli clienti ivi alloggiati.
– SCUOLE: si può frequentare ma i presidenti delle regioni possono in casi particolari chiudere immediatamente tutto e lasciare solo la Dad.
– MUSEI, CINEMA E TEATRI: La cultura continua ad essere chiusa, con anche i musei che rimarranno serrati almeno fino a dopo Pasqua.
– CHIESE APERTE: Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si possono svolgere, purché nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo con le rispettive confessioni.

LE REGOLE NELLE ZONE BIANCHE
– OBBLIGO DELLA MASCHERINA: a meno di specifiche ordinanze delle singole regioni, al momento nelle zone bianche è previsto soltanto l’obbligo di indossare la mascherina, quando si è all’aperto, sia quando si è al chiuso in luoghi diversi dalla propria abitazione, fatta eccezione per i casi in cui è garantito l’isolamento continuativo da ogni persona non convivente.

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