“Da settimane sto cercando di rifare il passaporto ma non riesco a prendere un appuntamento con il consolato. Ho fatto 75 telefonate ma nessuno mi ha risposto”. Rachele, italiana lavoratrice a Londra dal 2014, può considerarsi fortunata.

Veronica D’Antona che lavora e vive a Colchester non si è ancora rassegnata ma è stremata: “È circa cinque mesi che cerco di parlare con qualcuno al consolato per prendere un appuntamento. Hanno bloccato i call center dedicati ma la cosa buffa è che quando hai la fortuna di prendere la linea ti lasciano in attesa anche per un’ ora e mezza fino a quando non scatta l’orario di chiusura degli uffici e ti riattaccano beatamente il telefono in faccia”.

Sono solo due delle centinaia di italiani residenti nel Regno Unito (in totale sono 430mila gli iscritti all’Aire, anagrafe italiana residenti all’estero) che da qualche settimana stanno cercando di rifare i documenti ma hanno trovato delle difficoltà.

I problemi sono due. Il primo: chi ha provato a chiamare il consolato racconta di non aver potuto parlare con nessuno. Il secondo: dal 21 gennaio si possono prendere appuntamenti solo online ma gli slot per gli incontri sono limitati e a molti è arrivata una risposta automatica con scritto: “Impossibile effettuare la prenotazione richiesta, non esistono posti sufficienti per il numero di persone indicate. Provare un’altra fascia oppure un altro giorno”.

Difficoltà che hanno mosso oltre 500 italiani a promuovere una petizione online con lo slogan “Per il potenziamento dei servizi offerti dal Consolato Italiano di Londra”.

Nella raccolta firme, inviata al ministero degli Esteri, rilevano che “per molti mesi è stato estremamente difficile accedere ad alcuni servizi del Consolato in particolare per quanto riguarda l’assistenza e la prenotazione – sia telefonica che digitale – per il rilascio o rinnovo del passaporto italiano. A questa situazione già scadente, si è aggiunta la grave crisi provocata dalla pandemia Covid”.

Da qui la richiesta per avere servizi più efficienti sia online che al telefono.

I nostri connazionali sono preoccupati perché potrebbero restare senza documento per molto tempo: “Mi hanno risposto via mail – racconta Rachele – di collegarmi alle 18.55 perché a quell’ora sono disponibili alcuni slot ma non sono riuscita in ogni caso a prendere un appuntamento. Non è una questione di vita o di morte ma non stanno dando un servizio ai noi concittadini. Ho scritto alla Farnesina ma non ho avuto alcun responso”.

A protestare è anche Veronica D’Antona: “Il fantastico sevizio “prenota online” non funziona. Sono riuscita finalmente a trovare una data disponibile una settimana fa per il 13 aprile ma quando ho provato a confermare l’orario di ricevimento sono stata buttata fuori dal sito”.

Nulla da fare anche per Alessandra Battinelli, assistente di sala operatoria: ho provato a prenotare un appuntamento online ma non c’è nessuna disponibilità. Ho tentato di chiamare il numero del consolato messo sul sito ma non è attivo”.

Al consolato sono coscienti dei problemi che i cittadini stanno avendo in questo momento e sul profilo Facebook, dove rispondono a tutti, hanno spiegato: “Consci dei disagi che l’inevitabile rallentamento dei servizi alla persona ha determinato nel corso del 2020 e in questo primi mesi del 2021, stiamo lavorando al meglio delle nostre capacità per soddisfare nella massima misura possibile l’enorme, crescente domanda di servizi consolari. Non possiamo che chiedere ai nostri cittadini di avere pazienza. Da parte nostra, assicuriamo il massimo impegno, non appena la situazione sanitaria nel Regno Unito lo consentirà, a rendere disponibili un numero maggiore di slot per gli appuntamenti per il rilascio/rinnovo del passaporto”.

A farsi carico delle segnalazioni degli italiani è anche il console Marco Villani che al Fatto Quotidiano.it spiega: “Abbiamo sempre tenuto aperto i nostri uffici. Stiamo concludendo gli appuntamenti presi. Naturalmente siamo a regime ridotto perché le disposizioni normative ci impongono regole con protocolli rigidi. Per chi ha necessità e urgenza di partire rilasciamo subito il passaporto e il documento di viaggio. Basta presentarsi qui”.

Nel corso del 2020, il consolato generale ha emesso 25.102 passaporti, di gran lunga il primo in questo settore fra tutti gli uffici consolari italiani nel mondo con una quota pari all’11,3% di tutti i libretti emessi dall’intera rete diplomatico-consolare italiana nel mondo, costituita da oltre 200 fra ambasciate e consolati.

Il console si è impegnato a risolvere il problema: “Il nostro ufficio passaporti riceve ogni giorno fra le 70 e le 90 persone che hanno un appuntamento prenotato. Mi rendo conto – spiega Villani – del problema. Il call center è stato chiuso ma abbiamo implementato il servizio mail e la prenotazione online. Stiamo valutando di aprire ulteriori slot nei prossimi giorni in modo da decongestionare la situazione”.

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