Da Milano a Napoli, passando per Bologna, Firenze e Roma. Nel weekend che precede il ritorno di quasi tutta Italia in zona gialla, si moltiplicano le segnalazioni di assembramenti nelle grandi città e le sanzioni imposte dalle forze dell’ordine. Decine di persone sono state multate ieri sera in alcune zone del centro storico del capoluogo toscano, già in giallo da settimane. Lo fa sapere il sindaco Dario Nardella, avvisando che “i raggruppamenti festaioli di questo fine settimana rischiano davvero di vanificare tutti gli sforzi fatti da cittadini e imprese per rimanere gialli a Firenze e in Toscana”. Lo stesso è accaduto a Roma, in via del Corso e nelle zone della movida, dove la sindaca Virginia Raggi ha chiesto di “non abbassare la guardia”. E così anche nel capoluogo emiliano, dove le vie universitarie tra piazza Scaravilli e Zamboni si sono riempite di studenti. 44 le sanzioni a Napoli nel quartiere Vomero, mentre oggi rimbalzano sui social le immagini di affollamenti nei negozi. Da qui l’allarme del coordinatore del Comitato tecnico scientifico Agostino Miozzo, secondo cui soprattutto in questa fase è necessario evitare assembramenti per non portare a una nuova impennata della curva epidemiologica.

Miozzo (Cts): “La zona gialla non significa normalità” – Le immagini che arrivano da tante città, spiega Miozzo, ricordano quelle del settembre scorso, quando “abbiamo visto la curva schizzare rapidamente verso numeri difficilmente gestibili“. E oggi, dice, “quel rischio è ancora assolutamente reale”, specie “di fronte all’incognita delle varianti, di cui si sa ancora poco circa la presenza sul nostro territorio ma abbastanza sulla loro velocità di diffusione“. Per il coordinatore del Cts, quindi, il rientro in area gialla che scatterà da lunedì in 16 Regioni “non significa normalità“. Gli assembramenti visti in queste ore, però, “paiono essere solo la premessa di una esasperata, benché comprensibile, necessità di ritorno alla vita di tutti i giorni che purtroppo non ci possiamo ancora permettere“. È della stessa idea anche il ministro della Salute Roberto Speranza, che in mattinata è stato netto: “Zona gialla non significa scampato pericolo. Serve ancora la massima prudenza se non vogliamo tornare indietro rispetto ai passi avanti delle ultime settimane”.

Firenze – Sabato sera nel capoluogo toscano sono state sanzionate “decine di persone nella zona di Sant’ambrogio, Borgo La Croce e Cure. Mi vedrò presto con la prefetta per intensificare nuovamente controlli e sanzioni”, spiega il sindaco Nardella. “Capisco la voglia di divertirsi e di uscire, dopo mesi di restrizioni – aggiunge -, ma in questo modo rischiamo di avere l’effetto contrario. Serve la collaborazione di tutti: il contagio è ancora elevato, non possiamo permettere che la maggioranza paghi per il comportamento irresponsabile di pochi”.

Roma – Lancia lo stesso messaggio la prima cittadina della Capitale, Virginia Raggi. “Non dobbiamo abbassare la guardia, ma continuare ad agire in modo responsabile. Lancio un appello soprattutto ai più giovani: il virus non è stato ancora sconfitto, quindi non possiamo vanificare gli sforzi fatti finora. Quella che stiamo vivendo è una fase delicata e abbiamo il dovere di agire in modo corretto, senza eccezioni. Episodi come quelli di ieri sera non sono tollerabili e vanno condannati con fermezza”, si legge in un post. “Anche questo weekend gli agenti della Polizia Locale hanno presidiato le aree della movida con controlli mirati per far rispettare le disposizioni anti-Covid. Sono oltre 40 le persone sanzionate per aver violato norme a tutela della salute pubblica”. Sono stati segnalati assembramenti e consumo irregolare di alcolici in strada “non solo nelle zone del Centro Storico, ma anche in quartieri come Prati, Monti, Pigneto ed Eur. Per questo le pattuglie hanno chiuso momentaneamente al transito alcune aree più affollate”, aggiunge Raggi. “Interventi tempestivi per limitare al massimo gli affollamenti in alcune zone specifiche tra cui piazza dell’Immacolata, largo degli Osci, Santa Maria in Trastevere e piazza San Callisto con verifiche che hanno interessato anche le vie circostanti. Sono stati svolti anche accertamenti su esercizi commerciali e minimarket con quattro esercenti sanzionati”. Ancora più duro l’assessore regionale alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato. “Con gli assembramenti si va dritti in zona ‘rossa’, chiedo il massimo rispetto delle regole. E’ stato fatto uno sforzo enorme per ritornare in fascia ‘gialla’ che rischia di essere vanificato dagli assembramenti che si sono visti nelle ultime ore”.

Napoli – Sono state 44 le persone sanzionate per la violazione delle disposizioni anti Covid nella sola notte di ieri a Napoli. I carabinieri, impegnati nei controlli nel quartiere Vomero, hanno setacciato le strade della movida sorprendendo assembramenti e ragazzi in strada senza mascherina elevando multe per un importo complessivo superiore ai 12mila euro. Ulteriori segnalazioni stanno arrivando in queste ore dalle principali vie del centro.

Milano – Nel capoluogo lombardo, in zona arancione fino a mezzanotte, le maggiori concentrazioni di persone vengono registrate in corso Vittorio Emanuele, nella zona della Darsena e in Gae Aulenti, come si vede nelle immagini. Qui i bar e i ristoranti sono ancora chiusi, ma i negozi hanno riaperto dopo che la Regione è stata messa per una settimana in zona rossa per l’errore nel calcolo dell’Rt a causa dei dati incompleti forniti dal Pirellone all’Istituto superiore di sanità.

Bologna – Anche ieri sera, come già successo nelle serate precedenti, ci sono stati numerosi assembramenti nella zona universitaria di Bologna, in particolare fra piazza Scaravilli e via Zamboni, dove sono stati segnalati numerosi gruppi di giovani in strada, anche dopo le 22. Lo dimostrano anche diversi video che stanno circolando sui social, confermati dalle autorità.

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