“Non appena ho saputo del ritardo nella produzione di Pfizer, ho chiamato l’amministratore delegato, che mi ha rassicurato che tutte le dosi previste per l’Ue saranno consegnate nel primo trimestre“. La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen si rivolge ai Paesi membri dopo che Pfizer-Biontech ha comunicato che ridurrà temporaneamente – a fine gennaio-inizio febbraio – le consegne del vaccino anti Covid in tutto il continente – Italia compresa – a causa di lavori di ristrutturazione dell’impianto de Puurs, in Belgio. La casa farmaceutica americana ha avvertito che il rallentamento nella distribuzione è necessario per “migliorare le proprie capacità di produzione“, ma non è chiaro quanto tempo ci vorrà prima che si torni alla massima capacità, calcolata in 2 miliardi di dosi all’anno.
Un ritardo contro il quale sono insorti i ministri della Salute di Danimarca, Estonia, Finlandia, Lettonia, Lituania e Svezia, che hanno indirizzato una lettera alla Commissione per esprimere “grave preoccupazione”. I sei definiscono “inaccettabile” la situazione, perché “diminuisce la credibilità del processo di vaccinazione”. Non sono noti i dettagli sull’entità della riduzione per l’Europa nel suo insieme, ma almeno per la Norvegia la diminuzione sarà del 17,8%. Lo ha reso noto l’Istituto norvegese di sanità pubblica, affermando che lo stop temporaneo “interesserà tutti i Paesi europei”. “Pfizer sta lavorando duramente per fornire più dosi di quanto inizialmente previsto con un nuovo obiettivo dichiarato di 2 miliardi di dosi nel 2021”, si è giustificato il gruppo in un messaggio inviato all’agenzia Afp. Le modifiche da apportare alla struttura di produzione “richiedono ulteriori approvazioni normative” e pertanto potrebbero esserci “fluttuazioni nei programmi di ordini e consegne nello stabilimento belga di Puurs“.
Intanto il governo regionale di Giessen, in Assia, ha autorizzato la produzione del vaccino nello stabilimento di proprietà di Biontech di Marburgo. Il sito, acquisito qualche settimana fa dal gruppo svizzero Novartis, dovrebbe entrare in produzione con il vaccino a febbraio. Nei primi sei mesi del 2021 a Marburgo dovrebbero essere prodotte da Biontech-Pfizer 250 milioni di dosi. In tutto la produzione annuale, a regime, prevede 750 milioni di dosi.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez