Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto in zona arancione, tutte le altre Regioni in zona gialla. Oggi 12 gennaio le regole da seguire per contrastare il coronavirus seguono lo schema della divisione in fasce di rischio introdotto a novembre scorso, ma con qualche limitazione in più. Per effetto dell’ultimo decreto approvato dal governo, infatti, è stato prorogato il divieto di spostamento tra Regioni (anche se gialle), che resta consentito solo per motivi di necessità, salute o lavoro documentati con la consueta autocertificazione (scaricabile qui). Ed è probabile che lo stop venga esteso ulteriormente: nel nuovo dpcm che andrà a sostituire quello attuale (in scadenza il 15 gennaio), l’esecutivo prevede di rafforzare le restrizioni a contrasto della pandemia.

In attesa che le nuove regole entrino in vigore – la data da segnare sul calendario è quella di sabato 16 gennaio – per oggi e per i prossimi giorni restano valide le norme attuali. Nelle Regioni gialle, quindi, è consentito spostarsi liberamente durante le ore diurne, ma dalle 22 alle 5 scatta il coprifuoco. Bar, ristoranti e pasticcerie sono aperti, ma il servizio al tavolo è consentito solo fino alle 18, mentre non ci sono limitazioni per gli orari dei negozi. Palestre e piscine restano chiuse, così come i musei.

Nelle Regioni arancioni, invece, cioè Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto, è possibile spostarsi solo all’interno del proprio Comune. Ma c’è una deroga, introdotta durante le vacanze di Natale e confermata anche in questi giorni: a chi vive in un Comune fino a 5mila abitanti, è comunque consentito spostarsi liberamente, tra le 5.00 e le 22.00, entro i 30 km dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione o Provincia autonoma), con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia. Bar, ristoranti e pasticcerie sono chiusi, ma restano consentiti l’asporto e le consegne a domicilio. I negozi, invece, sono aperti regolarmente. Anche qui è confermato il coprifuoco dalle 22 alle 5, un orario durante il quale ci si può spostarsi solo con apposita autocertificazione.

Per quanto riguarda le zone rosse, al momento nessuna Regione è compatibile con i parametri di rischio corrispondenti, anche se l’Istituto superiore di sanità e il governo hanno avvertito che, visti i contagi in risalita, presto le cose potrebbero cambiare. Il governatore della Lombardia Attilio Fontana, ad esempio, ha spiegato ieri che la sua Regione si sta “avvicinando” alla zona rossa, perché “l’indice di contagio ha avuto un improvviso innalzamento.

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