Fogli all’aria, sedie lungo il corridoio e un gran caos. Dopo il passaggio dei sostenitori di Donald Trump, che nella giornata di mercoledì 6 gennaio hanno assalito il Campidoglio a Washington, il Congresso degli Stati Uniti è sottosopra. I disordini sono terminati nella serata di mercoledì (ore italiane) con un bilancio di quattro morti, 13 feriti e 52 arresti. Dopo una sospensione durata alcune ore, la sessione congiunta per certificare i voti di Biden è ripresa. Aprendo la nuova seduta, il vicepresidente Mike Pence ha condannato quanto accaduto, sostenendo che “la violenza non vince mai”.

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Il Congresso Usa attaccato dall’Armata Brancaleone ‘trumpiana’. Ma la democrazia vince

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