Bastano due soli “ingredienti”: acqua e sole. E il “gioco” è fatto. Così un’azienda israeliana all’avanguardia, Watergen, sta riuscendo a produrre acqua potabile utilizzando i due elementi. E lo sta facendo in una zona densamente popolata che spesso ha dovuto fare i conti con la siccità e la mancanza di acqua potabile: la Striscia di Gaza. Il progetto, già in funzione, riesce grazie a un processo biochimico alimentato a energia solare a “purificare” l’aria dell’atmosfera. Il risultato è straordinario: il macchinario riesce a estrarre circa 80mila litri cubici di acqua dal suolo per poi filtrarla ed erogarla dall’apposito rubinetto.

Nello specifico, spiega il sito GreenMe, il dispositivo aspira l’aria dall’atmosfera. Un filtro interno, poi, la purifica, rimuovendo polvere e particelle varie. L’aria viene diretta attraverso il processo di scambio e raffreddamento del calore del macchinario, e condensata in acqua. L’acqua viene puoi nuovamente filtrata, e vengono aggiunti minerali per ottenere acqua potabile. Una volta prodotta, l’acqua viene fatta continuamente circolare in un serbatoio, all’interno del macchinario, per mantenerla fresca.
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