I contagi in Germania continuano a salire facendo registrare un nuovo record. Per il secondo giorno consecutivo il Robert Koch Insitut registra più di 30mila casi in 24 ore, 33.777 per la precisione, con 813 decessi. Questo mentre il governo di Berlino attende nelle prossime settimane numeri più confortanti dopo la stretta decisa da Angela Merkel che ha optato per un semi-lockdown per tutto il periodo delle festività, fino al 10 gennaio. Ma a fare scalpore sono i dati diffusi dalla Bild secondo cui in nessun posto muoiono così tanti pazienti per il Covid come nelle case di cura per anziani. In un articolo titolato La catastrofe del Coronavirus nell’assistenza agli anziani si legge che nel Land di Berlino, ad esempio, dal 1 ottobre a metà dicembre le vittime nei centri per anziani sono state 422, e cioè il 63% del totale. Ad Amburgo, sono state 136, il che vuol dire il 65% delle vittime complessive della città anseatica. Nello Schleswig-Holstein la quota segnalata è addirittura del 90%.

Chiude tutto anche l’Austria che registra numeri record di decessi: Nella settimana tra il 30 novembre e il 6 dicembre sono morte 2.536 persone, uno dei valori più alti degli ultimi 50 anni, con un quarto dei decessi direttamente imputabile al coronavirus. Così il Paese il 27 dicembre torna in lockdown totale per la terza volta dall’inizio della pandemia: negozi, bar e ristoranti chiusi e coprifuoco di 24 ore al giorno. La novità è lo screening di massa, in programma il 16 e 17 gennaio. Solo chi avrà un esito negativo potrà uscire dal 18 gennaio, quando i negozi e ristoranti apriranno. Chi non si sottopone al tampone rapido resta per un’altra settimana in quarantena. Anche le scuole riapriranno solo il 18 gennaio.

Stretta anche in Svizzera, dove dal 22 dicembre chiuderanno tutti i ristoranti, le palestre e i centri sportivi per un mese nel tentativo di arginare l’aumento dei casi di coronavirus. Il governo ha anche chiesto con forza alla popolazione di restare a casa il più possibile, visto che i casi di Covid in Svizzera e nel vicino Liechtestein hanno superato i 400mila e le vittime sono oltre 6mila. “L’obiettivo è di ridurre in modo netto e rapido il numero dei casi, assicurare l’assistenza sanitaria e sgravare il personale ospedaliero”, spiega in un comunicato l’esecutivo sottolineando che la situazione epidemiologica nel Paese è “preoccupante”. Alcuni cantoni svizzeri hanno deciso di introdurre misure più severe rispetto a quelle annunciate oggi dal governo federale per contrastare la pandemia. Lucerna, Svitto e Zugo chiuderanno i loro comprensori sciistici dal 22 dicembre. Restano invece aperti gli impianti in Vallese, Berna e nel canton Vaud.
Le sette stazioni sciistiche che avevano richiesto un permesso di esercizio per i prossimi giorni hanno ricevuto una risposta negativa, ha indicato il cantone di Lucerna, aggiungendo che la situazione è “molto tesa” e sarebbe “irresponsabile” aprire le piste in questo cotesto. Una retromarcia, dopo che la Svizzera era rimasta l’unico Paese dell’arco alpino a consentire lo sci per tutti.

L’indice Rt di diffusione delle infezioni da Covid è tornato sopra la soglia critica di 1 nel Regno Unito dopo un mese scorso. Lo certificano le stime aggiornate oggi dai consulenti del governo di Boris Johnson, indicandolo in media a quota 1,1-1,2 contro lo 0,9-1 precedente. L’indice era sceso sotto il livello 1 sulla scia del lockdown nazionale bis imposto in Inghilterra fino al 2 dicembre. Mentre la Svezia, per la prima volta dall’inizio della pandemia, raccomanda l’uso delle mascherine sui mezzi pubblici.

E in Francia Emmanuel Macron lascia l’Eliseo dopo essere risultato positivo al coronavirus e continuerà la sua quarantena nella residenza ufficiale dei capi di Stato “La Lanterne”, a Versailles. La presidenza sottolinea che Macron, partito senza la première dame Brigitte, “potrà isolarsi e continuare a lavorare”. Il capo di Stato, che deve rimanere in isolamento almeno 7 giorni, ha la tosse e lamenta un forte affaticamento e un po’ di febbre. Ma tra i partecipanti al Consiglio europeo in cui il presidente francese ha fatto sapere di essersi contagiato aumentano i casi di positività: il primo ministro slovacco Igor Matovic risulta contagiato.

Intanto, il Brasile torna a registrare oltre mille morti in un giorno per Covid-19, cifra che non veniva superata dal 15 settembre. Le vittime nelle ultime 24 ore sono state 1.092, secondo il ministero della Salute, con 69.826 contagi. Nonostante ciò, il presidente Jair Bolsonaro ironizza sul vaccino anti-Covid prodotto dalla Pfizer ribadendo che non si vaccinerà e mettendo in guardia la popolazione contro possibili effetti collaterali. “Io non mi vaccinerò e qualche imbecille dice che sono un cattivo esempio. Ma ho già preso il virus e quindi ho gli anticorpi, perché dovrei vaccinarmi?”, ha detto parlando a un evento pubblico a Porto Seguro, nello stato di Bahia. “Alla Pfizer sono stati chiari: non ci prendiamo la responsabilità per eventuali effetti collaterali. Se diventi un alligatore è un problema tuo, se diventi un superuomo è un problema tuo, se a una donna crescerà la barba sarà un problema suo. Loro non si prendono responsabilità. E quel che è peggio, manomettono il sistema immunitario delle persone”, ha concluso.

Ma la Corte Suprema del Paese ha esteso ai governatori dei singoli stati e ai sindaci la possibilità di imporre l’obbligatorietà della vaccinazione contro il Covid-19, pena sanzioni amministrative, anche se hanno anche giudicato incostituzionale la vaccinazione forzata. Secondo il relatore, Ricardo Lewandowsky, “la vaccinazione forzata della popolazione è palesemente incostituzionale ma la salute pubblica non può essere messa a rischio da scelte individuali”.

Stati Uniti – Gli Usa hanno nuovamente registrato un pesante bilancio di oltre 3.200 morti e quasi 250mila nuovi contagi da coronavirus in un giorno, secondo i dati dell’università americana Johns Hopkins. Negli ultimi 15 giorni la soglia di 200mila casi giornalieri è stata superata 12 volte. È invece la quarta volta in dieci giorni che gli Usa hanno varcato la soglia delle 3mila morti giornaliere.

Russia – In Russia nelle ultime 24 ore sono stati accertati 28.552 contagi di Covid-19 e 611 decessi provocati dalla malattia: lo riferisce il centro operativo nazionale anticoronavirus.

Ucraina – Continuano ad aumentare i casi di Covid-19 accertati in Ucraina, dove nelle ultime 24 ore sono stati rilevati 12.630 nuovi contagi e 260 decessi provocati dalla malattia.

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